domenica 29 giugno 2008

Elisewinfox e Claudia

Da un paio di giorni, avevo difficoltà con MSN, mi negava l’accesso, sempre, qualunque soluzione alternativa provassi. Ho pensato, allora, che qualche imbecille mi avesse fregato la password.
Decido, oggi, di contattare il supporto tecnico di hotmail, per risolvere il problema.
Mi risponde in breve tempo,via mail, una gentile operatrice (in rosso i miei pensieri mentre leggevo):

“Cara Elisewinfox,
Grazie di aver contattato il Servizio Supporto Tecnico Windows Live ID. Il mio nome è Claudia e avrò il piacere di assisterti in questa giornata. --> Ah bene, meno male che è arrivata Claudia!

Da quanto ho capito stai riscontrando delle difficoltà ad accedere alla tua casella di posta elettronica xxyyzz@hotmail.com Mi scuso per il disagio che ciò ti ha causato, perché so che e molto importante per te. --> Ma, veramente volevo solo fare un po’ di cazzeggio al pc, però se dici che è molto importante per me, ci posso anche credere. Il punto, cara Claudia, è che se m’hanno fregato la password, un po’ m’incazzo, è come se entrassero i ladri in casa mia, mi sento un po’ violata, ecco vorrei ottenere di nuovo le mie cose, se fosse possibile e se no, amen.

Come non puoi reimpostare la tua password on line, giacché il tuo account è stato manomesso, ti prego di rispondere queste domande perché è necessario rispondere "tutte" le domande, nessuna deve rimanere senza risposta. Sono imprescindibili per sapere se sei il proprietario del tuo account. --> OK, hai ragione Claudia, sarò collaborativa, gli incastreremo quei BASTARDI! Risponderò a “tutte” le domande che mi farai! … Claudia ,ma sono assaje?

Le domande sono:

a) Nome d'inizio sessione Windows Live ID (indirizzo e-mail con inconvenienti): --> OK, ce l’ho!

b) Nome e Cognome: --> Già ho il primo dubbio, Claudia, vuoi che ti dia i miei dati reali? No, perché io quando mi iscrivo a qualche sito metto sempre nomi fittizzi e fasulli, mi diverto a giocarci con i nomi. Per esempio: Rompi Palle, Bianca Neve, Naso Fine, etc etc… Mica mi ricordo quale ho usato per l’iscrizione su hotmail…Vabbè, leggiamo la prossima, magari sono più preparata. Coraggio, Claudia, spara!

c) Data di nascita (mese/giorno/anno ): --> OK, ce l’ho! (non mi tolgo mai gli anni, almeno non ancora)

d) Paese o regione: --> Ce la posso fare, anche questa ce l’ho! Claudia, io e te siamo un team perfetto, filiamo come una scheggia!

e) Provincia o Stato (se corrisponde): --> OK, te lo posso anche dire quello!

f) CAP o Zip Code: --> Si, ci siamo, anche questo te lo posso dire!

Ma avevo cantato vittoria troppo presto, dopo questa domanda, Claudia ha iniziato a sparare a zero!

g) Elenco degl'indirizzi IP dei computer che usi frequentemente per accedere alla tua casella di posta elettronica (ufficio, casa, ecc.). Per sapere l' IP del computer, vai su http://www.whatismyip.com , e potrai vedere l'indirizzo IP sotto il testo "Your IP Is": --> Oddio, vuoi sapere il mio IP??? Mmm… non sarà un po’ troppo personale come informazione?

h) Risposta alla domanda segreta: --> scusa eh, ma che è un trabocchetto? La risposta alla domanda segreta non è la password stessa? Claudia, mi stai sfottendo? Mi vuoi mettere in difficoltà??? Perché non mi scrivi direttamente, digita la password?!

i) Indirizzo di posta elettronica alternativo: --> mo mi sei diventata antipatica, non so se ho voglia di darti tutta questa confidenza, eh…

j) Nome del fornitore dei servizi Internet (in ufficio, casa, ecc.): --> sono offesa, e m’hai scocciato con tutte ste domande, miiiii, e che ci vuole per riavere un account, una domanda in carta da bollo? Prima non li proteggete bene, e poi volete che noi poveri utenti ci perdiamo un pomeriggio per riaverlo?

k) Data e ora dell'ultima volta in cui ti sei collegato senza inconvenienti: --> Claudia, ma ti droghi?

l) Data approssimativa alla creazione dell'indirizzo e-mail (mese/giorno/anno): --> Mi sa di si, ed è anche uno buono, me lo consigli?

Informazione addizionale per constatare che sei il proprietario: --> Ah ecco, perché dimmi ci sarebbe un fesso che si mette a rispondere a tutte ste domande, e non è neanche il proprietario! Vabbè, vediamo ste altre “domande aggiuntive”. Ti avverto, Claudia, che se mi chiedi quante volte vado al bagno, lasciando il MSN acceso, potrei non essere precisa sulla risposta!

a) Cartelle personalizzate.(invia tutte le informazioni possibili) --> Uff,attacco con la settimana enigmistica, che è più divertente.

b) Elenco contatti (nomi degl'indirizzi di posta elettronica). xxx@hotmail.com --> Gesù, ma tu davvero fai??? E come me li ricordo “tutti” i contatti, e soprattutto, “tutti i loro indirizzi mail!”. Tu stai fuori, Claudia, ti consiglio una beauty farm per rilassarti un po’.

c) "Oggetto" di alcuni messaggi che possiedi nella posta in arrivo oppure nelle cartelle: --> Ma scherzi eh? Dov’è la telecamera, che faccio un bel sorriso?!!

Windows Live Messenger

a) Elenco contatti (nomi degl'indirizzi di posta elettronica). xxx@hotmail.com --> sempre come sopra, beauty farm, un soggiorno bello lungo però eh…!

b) Nome visualizzato sul Windows Live Messenger --> ti stavo rispondendo in maniera scurrile, ma sorvolo… Penso che m’è passata la voglia di riavere il vecchio account, e se l’intento era di scoraggiarmi, Claudia, ci sei riuscita!

PS: L’account MSN, comunque, ora funge:
a) Claudia è riuscita ad attivarlo anche senza le mie informazioni, poiché mi sono rifiutata di rispondere a domande così deliranti, perché è vero che la mia memoria è labile, ma sfido chiunque a ricordarsi gli indirizzi mail di tutti i propri contatti, oppure l'"oggetto" di alcuni messaggi!
b) Quelle domande erano solo una presa per i fondelli, da parte della mattacchiona Claudia, un modo per divertirsi mentre smanettava per riattivarmi l'account.
c) Era un falso allarme, nessuno ha attentato alla virtù del mio account, che è ancora immacolato (cosa molto plausibile) ed io mi sono allarmata inutilmente.
Ad ogni modo, se mi vedrete scomparire da MSN, sappiate che è perché Claudia non avrà gradito i miei commenti alla sua mail.

venerdì 27 giugno 2008

Lettera personale al Presidente Berlusconi

Caro Berlusconi, mi rivolgo a lei in qualità di premier, a proposito della vostra ultima misura di sicurezza, cioè quella di prendere le impronte digitali ai bambini rom.
Effettivamente, valutandola, mi rendo conto di quanto possa risultare utile per la loro sicurezza e di quanti bambini rom, in questa maniera, verranno salvati dallo sfruttamento.
Troppe volte ho visto quei bei faccini chiedere soldi agli angoli delle strade, o cuocersi al sole, vicino ad un semaforo.
Certamente, la Vostra schedatura, risolverà questo problema.
Non riesco proprio a capire chi grida allo scandalo, all’incostituzionalità di tale provvedimento, alla deriva razzista che il nostro paese continua a prendere, alla carenza di memoria storica, riportando l’esempio dei bambini ebrei, anche loro schedati durante la seconda guerra mondiale.
Secondo me, a mettere queste notizie in giro, false e tendenziose, saranno quei cattivacci dei comunisti (per fortuna, nel nostro paese, sono diventati esemplari in via d’estinzione), che temono che con la vostra schedatura sarà più difficile per loro, che notoriamente lo fanno, mangiarsi quei deliziosi bambini. Figurarsi, s’è scomodato anche l’ Unicef, per dire che la cosa è contraria alla tutela dell’infanzia. Ma dico, sono matti??? Certamente i tentacoli dei comunisti sono giunti anche a loro, probabilmente gli passeranno una somma per ogni bambino che gli procurano da mangiare! Io, però, evito di dare ascolto a queste voci fasulle sul Suo conto e sul Suo governo, per tale motivo le vorrei chiedere una cosa.
Caro Silvio, mi permetta di chiamarla per nome, perché è un po’ come un Padre per noi tutti italiani, vorrei, se fosse possibile, far schedare anche i miei nipoti.
Sono quattro adorabili ragazzini, di cui uno è anche sulla sedia a rotelle, ecco, temo per la loro incolumità.
Se venissero rapiti, come li si ritroverebbe, e se venissero sfruttati dai genitori?
Sa, caro Silvio, non è che mi fidi molto di mia sorella e del marito, magari, un domani, potrebbero voler comprarsi la villa al mare e per racimolare i soldi, utilizzare il figlio disabile, che fa un po’ pena, per chiedere soldi ai semafori!
Lo so, lo so, che in questo momento, la sua attenzione è rivolta solo all’emergenza criminalità.
E lo so benissimo, che l’emergenza criminalità è causata soltanto dagli extracomunitari, ma mi consenta, anche i bambini italiani hanno bisogno di essere tutelati.
Dunque, se glieli porto, i miei nipoti ovviamente, me li schederebbe per favore?
Ci terrei assaje, che venissero messi sotto la Sua ala, affettuosa e protettrice.
Cordiali saluti,
Una Sua non elettrice, ormai pentita perché folgorata ( nel senso che tra un po’ ci resta sotto) dal Suo brillante governo.

PS: per voi, SPORCHI COMUNISTI, che i bambini ve li mangiate, la notizia la trovate qua.

martedì 24 giugno 2008

Bimbo rom salva un italiano, ma gli italiani non salvano i rom.

L’Italia si avvia sempre di più verso lo sfacelo, oggi più che mai con l’approvazione al Senato del decreto “Salva Berlusconi”.
Scusate se vi rimando ad un link di Forza Italia, turatevi il naso e leggete qua, se volete, per capire quanto fortemente RAZZISTA è diventato questo nostro paese.
Dunque, ancora una volta tutti contro gli immigrati, i clandestini, dimenticandosi che sono forza lavoro, che sono vittime delle associazioni malavitose e che sono, spesso, persone con un gran cuore e coraggio, come questo bambino:

PAVIA / IN PISCINA
Bimbo rom salva un ragazzino dall'annegamento

Il bimbo, di soli 9 anni, si è accorto che il 12enne si è improvvisamente trovato in difficoltà: era già con la testa sott'acqua, annaspava e non riusciva a risalire. Ha trovato il coraggio di tuffarsi e di riportarlo in superficie

Gente in piscina Pavia, 23 giugno 2008 - Un bambino rom di 9 anni ha salvato un dodicenne, che stava per annegare in una piscina di Pavia.Il fatto e' successo sabato mattina, alla piscina del Chiozzo, alla periferia di Pavia, ma se ne e' avuta notizia solo questa sera.
Per cause ancora da accertare, il ragazzino, che stava nuotando, si e' improvvisamente trovato in difficolta': era gia' con la testa sott'acqua, annaspava e non riusciva a risalire, quando il bambino di 9 anni, che aveva visto la scena, ha trovato il coraggio di tuffarsi e di riportarlo in superficie, salvandolo. (fonte Quotidiano Net)


Peccato che le notizie belle, se riguardano gli immigrati, passano in sordina.

domenica 22 giugno 2008

Tempi duri per la Dog Sitter - parte seconda

Anche questo pomeriggio, l'arzilla vecchietta mi ha fatto un paio d'agguati.
All'arrivo mi ha fatto prendere un colpo mentre uscivo dall'ascensore: aveva messo il guinzaglio al cane (di quelli che si allungano per un tot metri) per cui, appena aperta la porta dell’ascensore, mi sono trovata Nemo tra i piedi e lei che urlava “Oddio…non so fermarlo questo coso!!!”.
“Signora! Mi ha fatto venire uno spavento!” le dico io, in piena tachicardia.
Mi avvicino, per prendere il guinzaglio, mantenendo la porta dell’ascensore aperta, visto che Nemo s’era piazzato dentro e non aveva nessuna intenzione di uscire di lì , e lei mi dice: “Aspetta, volevo dirti una cosa, ma non mi ricordo cosa..”
“Facciamo così, signora, me la dice quando ritorno eh!” Riuscendo a sfuggirle, almeno per il momento, infatti chiudendo l’ascensore, la sento dire:
“Va bene, nel frattempo ti preparo il caffè.”
“Merda”, penso, “un altro caffè no, il mio fegato chiede pietà!”
Dunque, di ritorno dalla passeggiata con Nemo, il caffè non sono riuscita ad evitarlo.
Ci sediamo in cucina, dove erano già preparate le due tazzine, mi guardo intorno e vedo che la macchinetta è già pronta su un fornello, ma con la fiamma spenta. Mi assale allora un dubbio, il caffè era già pronto per essere versato, oppure ancora doveva essere fatto?
La signora nel frattempo, però, parlava e parlava e parlava… E del caffè dopo dieci minuti, nessuna traccia.
Se io non mi prendevo sto cavolo di caffè, non mi avrebbe mollato!
Come ricordarle di darmi il caffè senza essere scortese? Ecco, allora, m’è venuta in mente una GENIALATA:
“Signora, sento un leggero odore di gas, e vedo che il fuoco sotto la macchinetta è spento. Non l’ha ancora acceso, oppure s’è spento da solo?”
“Huuuu, che sbadata! Me n’ero dimenticata!”
Ecco, brava, ricordatene, se no facciamo ora di cena per prenderci sto caffè…miiii che stress!!!

Insomma… L’incubo continua:

Tempi duri per la Dog Sitter

La vita della dog sitter è dura eh…
Certe volte ti capitano clienti assurdi, ovviamente parlo dei proprietari dei cani!
Ieri mi ha richiamato uno da cui ero andata l’anno scorso di questi tempi.
Lui va in vacanza con i figli, e lascia il cane a casa della mamma.
L’anziana signora non porta a spasso il cane, quindi chiama me, per la felicità delle mie tasche, che si riempiono in breve tempo e con il minimo sforzo.
Il cane in questione è un simpatico Jack Russel, dal nome buffo: Nemo.
Il problema non è il cane, che infondo è simpatico e buono, anche se tira come un alano!
Il vero problema di questa situazione è la madre del proprietario del cane, che non riesco a gestire molto bene.
E’ una signora giovanile, nonostante i suoi settantaquattro anni, molto gentile…fin troppo.
Ogni volta che vado là, mi tiene bloccata mezz’ora all’arrivo, e mezz’ora, prima che vado via, con le sue chiacchiere.
Non c’è nulla da fare per scollarmela di dosso.
L’anno scorso c’ho provato in tutti i modi.
Quando non riusciva a bloccarmi per un caffè, per una fetta di torta, o per chiedermi consigli medici sulla salute del cane (che sta benissimo!), mi faceva gli agguati dietro alla porta, attendendomi al rientro per mostrarmi foto del marito defunto, oppure un quadro che non avevo notato, disquisendo per tantissimo tempo sul significato recondito del dipinto.
Altre volte mi ha raccontato della sua giovinezza, e del sesso sfrenato che faceva prima di sposarsi.
Una volta mi disse anche: “Sai che mio figlio mi ha chiamato per sapere se sei bona!” ed al mio arrossire, perché una cosa così non me l’aspettavo, mi risponde ridendo: “E che arrossisci a fare, mio figlio è proprio uno Stronzo!”.
Ogni volta mi chiedeva cosa doveva mangiare il cane, ed ovviamente non seguiva mai i consigli che le davo, visto che poi magari trovavo la ciotola a terra piena di pasta e fagioli!
Portare a termine quella settimana, l’anno scorso, fu un’impresa ardua per il mio sistema nervoso, che anche nei prossimi giorni sarà messo a dura prova.
Ha già incominciato oggi, incastrandomi con caffè e biscotti, un’ora di conversazione mentre Nemo ci “provava” con le mie gambe (avrà preso dal padrone).
A nulla sono valsi i miei tentativi di fuga. Ogni volta fingeva di non ascoltare i miei saluti, ed attaccava con un altro discorso.
Mi sa che mi devo rassegnare a fare, in questi giorni, la dama di compagnia, invece che la dog sitter, perché ho a che fare con un tipo di donna come questa qua:



Tempi duri, per riuscire a portare la pagnotta a casa!

venerdì 20 giugno 2008

Lo Stupro è un'arma di guerra

Ricordo perfettamente la guerra in Bosnia, e ricordo perfettamente l’orrore che provai quando seppi degli stupri etnici.
Ricordo che non riuscivo a capire come un essere umano potesse fare questo ad un altro essere umano.
Un piano studiato a tavolino. Annientare un nemico da un punto di vista psicologico oltre che fisico.
Ricordo la pena che provai per i figli, frutto di quell’orrore, e per le donne.
Mi sembrava essere ripiombata ai tempi dello sterminio degli ebrei, vista la crudeltà di certe azioni, e pensai avvilita e disgustata: “L’uomo non cambierà mai.”
Inoltre le donne bosniache oltre a subire la violenza fisica, e psicologica, vennero ripudiate anche dalla loro stessa gente. Insomma un dolore senza fine, come potete leggere qua.
Ma questo è uno dei ricordi che ho io, ma ce ne sono stati tanti altre di situazioni simili, in Ruanda, per esempio.
Ecco un saggio interessante sull’argomento:"IL RISARCIMENTO DEL DANNO ALLE VITTIME DI STUPRI COMMESSI IN OCCASIONE DI CONFLITTI ARMATI"

Bene, oggi succede questo e secondo me, questa cosa è davvero importante.


«Lo stupro è un'arma di guerra»


Una risoluzione Onu chiede la fine delle violenze sessuali contro civili, pratica assai diffusa nelle zone di guerra


NEW YORK - Il Consiglio di sicurezza dell’Onu ha approvato all’unanimità la risoluzione 1820, sponsorizzata da oltre 30 paesi tra cui l'Italia, che classifica lo stupro come un’arma di guerra. Con questa decisione il Consiglio chiede la fine delle violenze sessuali contro i civili, una pratica molto diffusa nelle zone di guerra.

«TATTICA DI GUERRA» - Il documento dei Quindici, che raccoglie la proposta degli Stati Uniti, definisce lo stupro come una tattica di guerra e una minaccia alla sicurezza internazionale. Il testo, minacciando indirettamente di portare i colpevoli di fronte alla Corte penale internazionale de L'Aja (Cpi), chiede «a tutte le parti coinvolte nei conflitti armati la cessazione completa e immediata della violenza sessuale contro i civili, con effetto immediato». La risoluzione, definita «un atto storico» dalla organizzazioni in difesa dei diritti dell’uomo, considera la violenza sessuale come una tattica di guerra «per umiliare, dominare, instillare paura, cacciare e/o obbligare a cambiare casa i membri di una comunità o di un gruppo etnico» e chiede inoltre al segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon di preparare un rapporto (che verrà pubblicato entro dodici mesi dall'approvazione) per individuare «i conflitti armati dove la violenza sessuale è stata usata ampiamente o sistematicamente contro i civili». Lo stesso segretario generale delle Nazioni unite ha denunciato come la violenza contro le donne abbia ormai raggiunto «proporzioni inaudite» in alcune società. Durante il dibattito al Consiglio - scrive la Bbc - Ban Ki Moon ha dichiarato: «Per rispondere alla guerra silenziosa contro le donne e le ragazze è necessaria una leadership a livello nazionale». Per il segretario generale le Nazioni Unite sono chiamate ad aiutare gli stati a «costruire questa capacità» e a «sostenere la società civile». (Corriere della sera)

lunedì 16 giugno 2008

Emergenza criminalità in Italia, via libera al primo Criminale.

Ci sono delle cose palesi agli occhi di tutti, ma che evidentemente vengono dimenticate al momento delle elezioni.
Sarò un’ingenua, ma io continuo a non riuscire a capacitarmi del fatto che la maggior parte degli italiani, certe cose, non le noti, o ancora peggio se ne freghi.
Facciamo un passo indietro.
Poco prima delle ultime elezioni, inizia l’allarme criminalità.
In realtà l’allarme criminalità in Italia c’è sempre stato, ma l’onda viene cavalcata dai mezzi d’informazione, e dai politici in campagna elettorale.
Si fa una sorta di lavaggio del cervello alla gente che vede “il lupo cattivo” ovunque, come se prima, invece, avessero vissuto in una gabbia dorata.
Berlusconi sale al governo, la destra sfonda alle comunali di molte città.
Si crea un governo composto da gente assurda, che a guardarli in faccia ci si domanda da dove siano usciti.
Tra i personaggi di Berlusconandia c’è, come ministro della Difesa, La Russa(che fosse per me, manco il portiere del mio palazzo gli farei fare).
Bene, questo buffo personaggio propone di portare l’esercito in città, sempre cavalcando l’onda dell’emergenza criminalità.
Infatti La russa giustifica questa cosa dicendo:

"Questa proposta di impiego dell'esercito l'abbiamo fatta come An prima di arrivare al governo e l'abbiamo fatta in alternativa alle ronde verdi, tricolori, padane, siciliane o di ogni altro colore". Lo afferma il ministro della Difesa Ignazio La Russa in un'intervista a "Repubblica". "Il nostro messaggio e' chiaro: in Italia le ronde le fa solo lo stato, e se i cittadini eccezionalmente iniziano a discutere della possibilita' di passeggiare di notte nella loro citta' per contrastare la criminalita', lo stato ha il dovere di dire 'voi rimanete a casa, e' lo stato che si occupa della sicurezza e di controllare le citta''". A chi, come Chiamparino e di Pietro, gli rimprovera di scambiare l'Italia con la Colombia il ministro replica:" Chi parla di Colombia non gira per l'Italia, non sa cosa chiede la gente". Secondo La Russa, "c'e' una percezione di insicurezza maggiore nei quartieri di alcune citta'". "La mia proposta non e' la panacea per i mali della sicurezza degli italiani: e' una risposta immediata, la vedo come una soluzione tampone, che pero' non dobbiamo aver vergogna di utilizzare e che non va contrastata con toni ideologici da tragedia della democrazia". (fonte La Repubblica)
Agghiacciante la frase: LE RONDE LE FA SOLO LO STATO.

Bonaiuti gli fa eco dicendo:

"L'impiego dell'esercito risponde ad esigenze oggettive di sicurezza nelle strade e nelle piazze delle nostre citta'. La gente chiede piu' sicurezza e subito, il governo cerca di venire incontro a queste richieste". Cosi', intervistato dal Tg1, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Paolo Bonaiuti, ha motivato l'intenzione del governo di utilizzare 2.500 soldati per garantire la sicurezza nelle citta'.” (fonte La Repubblica)

Peccato che il numero dei militari sarà irrisorio, rispetto al territorio, quindi irrilevante ai fini apparentemente preposti, e magari servirà solo a far abituare il cittadino alla loro presenza sotto casa, per non stupirsi quando poi li vedranno impiegati in altre azioni repressive (magari durante una manifestazione di protesta al governo).

Dunque, per la destra l’emergenza criminalità (montata a tavolino, perché ripeto, non è cosa nuova, e di certo non si risolverà così!), è un punto fermo.
Mi sono domandata però in questi giorni perché lo fosse così tanto.
Insomma, sicuramente per essere eletti è stata utilissima, ma adesso al governo ci sono, eppure continuano con questo polverone, con questo ruolo da padri protettivi.
Sfogliando il giornale, ho letto questo, ed ho sorriso (amaramente, perché è storia vecchia, per noi italiani):


"Sospendere i processi non necessari". Teso anche il Csm
Una norma può bloccare la sentenza sul caso Mills
Al via la norma salva-premier
preoccupazione al Quirinale
Mancino boccia i provvedimenti: "È necessaria una legge costituzionale"
di LIANA MILELLA

Al via la norma salva-premier preoccupazione al Quirinale
ROMA - Il Quirinale è preoccupato. Il vicepresidente del Csm Nicola Mancino altrettanto. Berlusconi lo sa, ma va avanti lo stesso.L'obiettivo è bloccare la sentenza del processo Mills dov'è imputato di corruzione in atti giudiziari. La strategia prevede due tempi: subito (oggi) un emendamento al decreto sicurezza, l'unico contenitore disponibile che gli può garantire la rapidità necessaria, per bloccare tutti i processi che "non destino grave allarme sociale" per i reati commessi fino al 2001 (come il suo). A seguire un disegno di legge per riproporre, con legge ordinaria, il lodo Schifani, inchieste congelate per le più alte cariche dello Stato. Mancino boccia entrambi i progetti. Del secondo dice: "Ci vuole una legge costituzionale". E delle priorità ai giudici per mandare avanti i dibattimenti per reati gravi e gravissimi: "Non sono mai stato di questo avviso perché scalfisce e attenua l'obbligatorietà dell'azione penale".

Saggi consigli, rischi di conflitto istituzionale, sconvolgimento dei processi in un'intera nazione, rottura con l'opposizione. Ma il Cavaliere mette in gioco tutto pur di evitare un'ipotetica condanna che, a parole, il suo avvocato Niccolò Ghedini continua ad escludere dal novero delle possibilità. E tuttavia, da una settimana, si lavora in modo febbrile per infilare nel decreto sicurezza la norma che proprio Ghedini aveva proposto sin da quando il governo ha cominciato a lavorare sul pacchetto. Un articolo che suona così: "Nella trattazione dei procedimenti penali e nella fissazione delle udienze è data precedenza ai processi con imputati detenuti e a quelli che abbiano messo in pericolo la sicurezza pubblica o che abbiano comportato grave allarme sociale".
Un diktat alle toghe. Simile a quello che il Csm fece negli anni Settanta per i processi di terrorismo. O come la circolare del procuratore Maddalena per i reati indultati. Mandare avanti i reati gravissimi, mafia e terrorismo, e quelli gravi, furti, rapine, violenze di ogni tipo. Tutto per rispondere all'allarme sicurezza, "come vuole la gente" insiste il Cavaliere. Reati commessi fino al 2001 (giusto come il suo), e quindi a rischio prescrizione, ma con la garanzia che la stessa prescrizione sia sospesa per legge. Restano fuori tutti i delitti dei colletti bianchi, e tra questi ovviamente anche la corruzione giudiziaria del presidente Berlusconi.

Nelle riunioni per definire il ddl sulle intercettazioni si parla anche di questo. Ne discutono tecnicamente Ghedini, il Guardasigilli Angelino Alfano, il ministro dell'Interno Bobo Maroni, l'aennina Giulia Bongiorno. Berlusconi insiste, vuole subito la sospensione e poi il lodo. Giovedì ne parla a pranzo con Bossi e Maroni. Propone che l'emendamento, assieme a quello sull'esercito, venga licenziato nel consiglio del giorno dopo. Una proposta del ministro della Giustizia, di per sé molto impegnativa. Ma ci si ferma su due perplessità non di poco conto. Una politica, se sia opportuno che proprio il governo faccia un simile passo, destinato a sollevare un vespaio. Una di contenuto: basta solo un'indirizzo di priorità alle toghe che lascia loro la discrezionalità di scegliere quali processi anticipare o è necessario bloccare comunque quelli non urgenti (corruzione e altri, leggi Berlusconi) per un anno? Lega e An sono molto perplessi sulla seconda via. Tutto si ferma. Alfano annuncia solo, a consiglio finito, che presenterà un emendamento per dare "la corsia preferenziale ai processi per gli infortuni sul lavoro". Stop. Poi un contentino ai giudici, anche i giovani uditori potranno fare i pm e i giudici nelle terre di frontiera.

Ieri hanno deciso. Non sarà il governo a presentare l'emendamento, ma un esponente del Pdl. Il nome più accreditato è quello di Carlo Vizzini, presidente della commissione Affari costituzionali e relatore del dl sicurezza. Ma potrebbe prevalere l'idea di affidarsi a un peones che, come avvenne per Melchiorre Cirami quando nel 2002 presentò la legge sul legittimo sospetto, alla fine darebbe il nome all'ennesima norma salva Berlusconi. Che, se gli indirizzi dell'ultim'ora di ieri saranno confermati, dovrebbe contenere sia l'indicazione delle priorità per i processi che la sospensione per un anno. Che potrebbe anche essere reiterata per altri 12 mesi. Berlusconi, del resto, ha poco tempo. Il processo Mills è agli sgoccioli. E l'accelerazione imposta dai giudici della decima sezione del tribunale di Milano lo preoccupa.
Venerdì è saltata una trasferta a Lugano perché un testimone della difesa, il banchiere Paolo Del Bue, ha presentato un certificato medico. Ma le udienze che mancano sono poche e, salvo ostacoli, la sentenza potrebbe arrivare prima delle vacanze. La sospensione dei processi serve come il pane. Poi ci sarà tutto il tempo per approvare un nuovo lodo Schifani. (fonte La Repubblica)

Ecco, adesso si spiegano molte cose…
Il solito governo Berlusconi, mi mancava.
Da un lato si grida all’emergenza criminalità, dall’altra si attacca o ostacola la magistratura, ed il tutto per salvare il culo sempre a lui. Berlusconi. L’uomo più traffichino del mondo, l’uomo che è entrato in politica per salvare se stesso ed i suoi affari.
E l’Italia dormirà sonni beati, perché la mentalità di molti è: “Chi se ne frega se è un corrotto, magna lui, ma fa magnare anche gli altri”.
Ed allora tenetevelo uno così, perché ve lo meritate.
Io, in un paese così, MI VERGOGNO di viverci.

domenica 15 giugno 2008

Polaroid for ever

Stasera, con la mia amica che abita a Barcellona, parlavamo dei “bei vecchi tempi al Miranda”, il posto occupato dove abitammo per un anno, tanti e tanti anni fa.
Lei mi raccontava della sua voglia di ritornarci, per fare delle foto, una sorta di chiusura di un cerchio dei ricordi.
Di tornarci, e vederlo murato, abbandonato, io non ne ho proprio voglia. Il mio “cerchio” lo chiusi l’ultima volta che uscìì da quel posto meraviglioso, per noi.
“E poi, alcune foto le dovrei avere da qualche parte”, le ho detto, “se le trovo, te le faccio avere”.
Così, finita la conversazione con lei, mi sono messa a cercare nella cassapanca, dove conservo i miei ricordi più cari, convinta però di non trovarle.
Già qualche tempo fa le cercavo, e non le trovai.
Invece pare che certe cose, tu le debba trovare quando meno te l’aspetti, e così è stato.
Le foto erano, in una scatola per scarpe, insieme ad altre foto che non ricordavo di avere.
Erano impolverate, un po' sgualcite, ma c'erano.
Ho rivisto il mio Amore di allora, gli animali che avevamo, e noi due, io ed Elena_alf, in versione da fricchettona!
Mi sono rivista bambina, poi ai miei diciotto anni (che manco mi ricordavo di aver fatto una festa!), mi sono vista con i compagni del liceo, alla gita del quinto anno, oppure in pizzeria, ed anche ad una scampagnata che facemmo fuori porta, la prima, visto che da poco alcuni di loro avevano preso la patente.
Ho visto le foto della mia prima nipotina, appena nata, che adorabile ranocchio che era!
Le foto delle vacanze all’estero, con i genitori, quando ero ragazzina.
Ho visto l’evoluzione dei capelli di mio cognato, questo qua, nel corso degli anni, ed ho pensato a come sono strani genetica ed i bulbi piliferi!
Ho visto il cane PIGRO quando era magro, ed ancora si faceva accarezzare da mia nipote (cosa sconvolgente, a conoscerlo ora!).
Ho visto le foto degli animali che avevo, dal canarino con i capelli, al coniglio nano (adorata Felix), ai pappagallini, tra cui Killer, quello regalatomi dalla mia migliore amica per i diciotto anni, (il nome era già un programma, perché era proprio un bastardo, quel pappagallino là! Quanti brandelli di polpastrello, cor’ e mamma, c’ho rimesso con lui!).
Ho visto la progenie del cane PIGRO, perché non ci sembra, ma è stato anche papà.
Ho visto il ragazzo con cui stavo allora, padrone della cagnetta, Utopia, con cui s’accoppiò il cane PIGRO (la definirei un’unione familiare, quella).
E poi le foto della Sardegna, una vacanza divertentissima, in campeggio, con una banda di gente assurda, divertentissima, che non rivedo da anni, ma di cui ho un ricordo stupendo.
Persino una foto della “vacanza Millepini” c’era (ebbene si, abbiamo avuto anche il coraggio d’immortalarla quella vacanza là!).
Mi sono vista in tutte le fasi della mia vita, da bambina bellissima (modestia a parte), a ragazzina oscena (terribili le acconciature degli anni ottanta), a ragazza fricchettona e innamorata, con i capelli lunghi, sino a donna…
Di quest’ ultima fase, però, molte le ho in digitale e questo mi dispiace tanto.
Le foto su stampa sono tutta un’altra cosa!
Le sfogli e le senti tra le mani, ne senti l’odore, ne senti l’emozione.
La digitale è comoda, per carità, ma quanta poesia s’è persa.
Puoi, volendo, ingrandirle sino all’inverosimile, ed un po’ violi i loro piccoli segreti, quelli che ad un occhio poco attento sfuggono, ma che ci sono e li riesci a vedere, magari dopo anni, risfogliandole e guardandole con maggiore attenzione, con malinconia ed affetto per quello che è stato ed eri.
Certo, anche con la digitale puoi farle stampare le foto, ma non è la stessa cosa.
Sarà il mio lato masochista di complicarmi la vita, ma era così bello incasinarsi per inserire il rullino fotografico, caricare la macchina prima di scattare, a stare attenta per la messa a fuoco, perché lo zoom automatico non esisteva, e poi la cautela con cui toglievi il rullino una volta finito, perché se l’esponevi al sole eri fregata!
Insomma, la tecnologia è una bella cosa, ed è utilissima, ma certe volte si perdono tante emozioni.
Ridatemi la Polaroid!!!

sabato 14 giugno 2008

Ashram & Edo Notarloberti

Conobbi gli Ashram, molti anni fa.
Nel mio solito girovagare nel web, trovai una canzone che si chiamava Elisewin, dedicata al personaggio di Oceano Mare, da cui ho preso il nick.
Ovviamente l’ascoltai, e rimasi folgorata dal tipo di musica.


Discover Ashram!


(Su questo sito, credo per errore, la chiamano Silver Eyes, ma sul cd si chiama Elisewin!)

Feci le mie brave ricerche e scoprìì che questo gruppo era di Napoli, che avevano inciso un solo cd, e che era quasi introvabile.
Anni fa, smanettavo poco con il pc, quindi l’unico modo per averlo era girare tutti i piccoli negozi di musica della mia città, e così feci, finché non lo trovai!
E quel cd ce l’ho ancora, ed è uno dei miei preferiti, perché gli Ashram, quasi sconosciuti al grande pubblico, sono molto bravi!
Scrissi al gruppo per fare i miei complimenti, e loro mi risposero stupiti e grati, perché mica si aspettavano che qualcuno girasse tutta Napoli per trovare il loro cd…
Andai poi a vederli dal vivo, in un locale del centro storico, e fu confermato il mio "ammor" per loro.
Con gli anni, ho perso le loro tracce sino ad ieri, quando una mia amica m’ha invitato a sentire un suo amico violinista che presentava il suo primo cd.
Mi dice: “Dai vieni, c’è questo mio amico che suona, ci divertiamo!”
Ed io scettica, perché sulla musica sono una rompiballe le chiedo: “Ah si, e come si chiama questo?”
“Si chiama, Edo Notarloberti”
“Edo Notarloberti ????? Ma lo conosco! Suonava, o suona ancora, con gli Ashram! Vengo!”
Infatti, tra le altre curiosità su questo gruppo (composto da cantante, pianista, e violinista), c’è quella che vedendo le loro foto nel web, scoprii che io il violinista lo conoscevo, perché studiava al mio liceo, e mai avrei pensato che sarebbe diventato un musicista così bravo!
Ieri sera ho assistito alla presentazione del suo nuovo cd: Silent Prayer.
Oltre alle sue canzoni, ha suonato alcune canzoni del passato, ripercorrendo un po’ la sua storia musicale, includendo anche gli Ashram.
Che emozione rivederli suonare dal vivo questa qua:


Discover Ashram!


Altre canzoni degli Ashram le trovate qua e qua.

martedì 10 giugno 2008

Vietata l'infibulazione in Egitto!

La lotta per la libertà della donna, in alcuni stati, è ancora lunga, ma questo è un buon inizio...


Il Parlamento: si rischiano fino a due anni di carcere Un'eccezione: la pratica resta consentitta "Per necessità medica"

"Mai più donne mutilate" l'Egitto vieta l'infibulazione

di FRANCESCA CAFERRI

ROMA - Le mutilazioni genitali femminili in Egitto sono reato: lo stabilisce una legge approvata sabato dal Parlamento, allargando il provvedimento dello scorso anno che già vietava la pratica negli ospedali e nelle cliniche private del paese.

La nuova legge è parte di un pacchetto di provvedimenti per l'infanzia che fra l'altro innalza l'età minima per contrarre matrimonio da 16 a 18 anni e consente alle madri di registrare i figli sotto il proprio nome. Arriva dopo una lunga battaglia che in Parlamento ha visto i rappresentanti dei Fratelli musulmani - che sono il maggiore gruppo di opposizione ma risultano registrati come indipendenti - battersi contro il governo: secondo il partito islamico le nuove norme "minano i fondamenti della famiglia egiziana".

In base alla nuova normativa l'escissione (l'ablazione parziale o totale degli organi genitali esterni femminili) è punibile con una pena da tre mesi a due anni di reclusione o con una multa compresa fra 1.000 e 5.000 lire egiziane (fra 118 e 590 euro). La nuova legge tuttavia non può essere considerata una vittoria totale da chi si batte contro le mutilazioni. Lascia infatti aperta una finestra, stabilendo che l'escissione può essere praticata in caso di "necessità medica": un cavillo che può essere facilmente usato per continuare la vecchia pratica.

Già lo scorso anno, una prima legge - approvata sull'onda delle polemiche generate dalla morte di un'undicenne - aveva provato a bandire le mutilazioni proibendole negli ospedali e nelle cliniche, ma di fatto gli interventi erano continuati. La morte di una seconda ragazzina poche settimane dopo l'entrata in vigore della norma aveva spinto il Parlamento a tornare sui suoi passi e a studiare una legge più dura: quella attuale appunto.

Ma la strada che ha portato al risultato di sabato è molto più lunga: è dalla fine degli anni '90 che la pratica delle mutilazioni è in discussione in Egitto, grazie alla pressioni fatte dalle associazioni non governative europee (Non c'è Pace senza Giustizia e Aidos, solo per citarne due), al lavoro dell'ex ministro Emma Bonino e della moglie del presidente egiziano Mubarak, Suzanne. L'azione delle due donne aveva portato negli anni scorsi alla condanna delle mutilazioni sia da parte del patriarca copto che delle autorità di Al Azhar, l'università del Cairo considerata il cuore dell'Islam sunnita.

Benché sia diffusa l'idea che la mutilazione sia prevista dai testi sacri come "purificazione" per le donne, di questa pratica non si trova traccia né nel Corano né nella Bibbia. In Egitto il 96% delle donne, musulmane o cristiane, subiscono mutilazioni sessuali, secondo uno studio condotto dall'ufficio governativo demografico nel 2005 su donne fra i 15 e i 49 anni.

Le mutilazioni consistono nel taglio delle labbra della vagina e nella chiusura dell'organo genitale femminile: solo un piccolo foro viene lasciato per far fuoriuscire l'urina. Una volta infibulate le donne non provano piacere sessuale, hanno difficoltà a partorire e sono ad altissimo rischio di contrarre infezioni. (10 Giugno 2008)

-fonte Repubblica.it -

domenica 8 giugno 2008

Io odio il calcio!

Premetto che sono una persona tollerante, per cui chi ama il calcio e mi legge, non si senta offeso da quello che scrivo.
Tanto se mi conoscete di persona, e siete tifosi, il mio pensiero già lo sapete, e se non mi conoscete di persona, beh adesso ne verrete a conoscenza. La mia è un’opinione personale, e se adorate il calcio buona salute vi faccia.
Dunque, io odio il calcio, e si presentano tempi duri per me ora, con sta storia degli Europei.
Odio il calcio per diversi motivi, mica è un odio epidermico così nato dal nulla.
Per prima cosa detesto i miliardi che ci girano intorno.
Detesto che per altri sport, altrettanto faticosi, s’investa molto meno.
I calciatori hanno stipendi ( si chiamano così?) pazzeschi, al contrario di altri atleti che si allenano almeno quanto loro, ma poiché fanno uno sport meno seguito, prendono molto, ma molto meno.
Ecco, a me, queste disparità già mi fanno nascere una antipatia verso questo sport, a prescindere dalla sua bellezza, o dal fatto che unisca la gente.
Parlare poi della violenza di alcuni ultras, sarebbe generalizzare, e dare delle colpe ad uno sport che non ne ha in quanto tale. Il calcio è semplicemente uno sport nazional popolare e, come tale, diviene una valvola di sfogo per chi cerca solo un pretesto per “sfogare” le proprie frustrazioni. Insomma, si sente parlare e si vede la violenza negli stadi perché è uno sport che richiama tanta gente, e di tutte l’ estrazioni sociali, il discorso si potrebbe fare anche per il tennis, penso, se avesse un tale richiamo popolare.
Il mio odio, radicato, verso il calcio, nasce però dall’esperienza diretta.
Perché, benché lo trovi uno sport noioso, correre dietro un pallone non è il massimo della vita per me, sarà che sono pigra, ma nel mio tempo libero preferisco fare altro, c’ ho provato anche io a seguirlo.
Purtroppo per me, molti miei amici sono tifosi, quindi capita che organizzino partite amatoriali.
Capita che si facciano errori di gioventù, e presi dall’ entusiasmo di stare insieme si decida di andare a vederle queste partite.
Così mi sono trovata alcune volte a fare il tifo dalla panchina.
Dopo i primi venti minuti che fai il tifo, durante i quali ti diverti anche a sfottere chi gioca, stare seduti per almeno altri quaranta, settanta minuti è una noia mortale. L’umidità si fa sentire nelle ossa, i capelli s’arricciano, e d’estate le zanzare ti danno il tormento!
Preghi che la partita finisca al più presto per andartene via ad ubriacarti e dimenticare il tempo perso in quel modo, ma devi aspettare che i giocatori si facciano la doccia, si facciano i gavettoni e tutti i loro riti goliardici, e maledici il momento in cui hai detto ingenuamente: “Ok, stasera vengo a fare il tifo anche io…”.
Ma il tifo non mi bastava.
La scelta masochista successiva è quella di prendere parte ad una partita amichevole, uomini e donne, mischiati nelle squadre.
Dopo il rituale della scelta dei componenti delle squadre, che ti fa ritornare indietro alle elementari , quando si mettevano due bambini (quasi sempre odiosi) a dire “prendo Gigi” ed “io prendo Giovanna”, “io prendo Carla” ed “io prendo Pierugo”, in attesa che arrivi il tuo turno, che in genere avviene per esclusione, perché tanto lo sanno che NON sai giocare e che puoi fare solo numero, arriva il momento del gioco.
A questo punto, ti rendi conto che tenere una palla tra i piedi, e non perderla due secondi dopo, non è per nulla cosa facile!
Allora decidi di tenerla il meno possibile tra i piedi, e di correre avanti ed indietro per il campo, giusto per fare presenza, ed un po’ di movimento ( che ogni tanto ci vuole anche).
Mentre mantieni questa tattica, cercando di dare il meno nell’occhio possibile (non sia mai si ricordano di te e te la passano, quella stramaledettissima palla), potrebbe capitare di sentire come una mandria di buoi venirti dietro.
Giuro, m’è capitato.
Ero nel campo, a farmi i fatti miei, fingendo di dirigermi volontariamente nell’area della squadra con cui ci sfidavamo, e sento alla mie spalle questi buoi impazziti. Mi giro per vedere che stava succedendo, e vedo un numero ENORME di persone che mi correva dietro. Davanti a me era capitata, casualmente, la palla e secondo i componenti della mia squadra avrei dovuto fare un’azione in porta… ILLUSI!
Ma il mio addio al calcio è stato per un altro motivo.
Sempre in questa partita decisamente fantozziana, decido di prendere l’iniziativa e non so perché mi trovo a driblare con un altro amico della squadra avversaria. Tra sgambetti, gomitate, spintoni ( roba da calcio duro eh, perché se m’impegno le cose le faccio seriamente anche io!), mi trovo improvvisamente spalmata a terra, una fantastica scivolata con tanto di testata a terra, che ancora ricordo il rumore…bang!
Mentre ero ancora stesa ed intontita, a contare gli uccellini in circolo sulla testa, s’avvicina uno degli avversari e mi dice: “Ma mò vuliss’ pure ‘o fall’?!”.
Ecco, quella è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso e che mi ha fatto ammettere senza remore: “IO ODIO IL CALCIO!”
Ora, purtroppo per me, ci sono gli Europei; ciò significa che, se anche le partite non le segui, indirettamente ne sarai condizionata.
I tuoi amici, in alcuni giorni della settimana usciranno solo dopo determinati orari, o organizzeranno “simpatiche serate” per vedere la partita tutti insieme!
E se pure non esci di casa, sentirai gli imbecilli che suonano le trombe e sparano i tric tac, ad ogni gol o presunto gol, con buona pace del cane PIGRO che non farà altro che abbaiare ad ogni minimo rumore molesto, diventando lui stesso, un rumore molesto.
Insomma per me si presentano tempi duri.
Che già lo spirito di Patria non è proprio nei miei geni, unito al calcio poi è lontano anni luce.
L’unica cosa che forse riuscirà a strapparmi un sorriso in questi Europei saranno loro… SANTI SUBITO!



giovedì 5 giugno 2008

il Problema che frutta

Chissà come mai non si risolve il problema dei rifiuti in campania, anche quando si potrebbe, forse perchè conviene troppo mangiarci sopra?!
Questo video racconta quello che non ci dicono:


mercoledì 4 giugno 2008

Uno stupro = molti voti



La campagna elettorale di questo governo è stata incentrata soprattutto sul discorso “Maggiore sicurezza”.
Come funghi, spuntavano al tg casi di violenza sulle donne, stupri, aggressioni.
La destra era in prima linea a promettere, una volta eletta, il pugno duro, contro i trasgressori delle leggi e maggiore sicurezza per tutti!
Alemanno è stato eletto a sindaco di Roma, anche per aver “cavalcato” la storia vera ,o presunta (visto i retroscena usciti in seguito), della studentessa straniera ferita e violentata alla Storta, a fine aprile.
Bene questo favoloso governo ha iniziato a mantenere le sue promesse, tagliando i fondi per la lotta alla violenza sulle donne.

“C'erano 20 milioni di euro destinati al Piano nazionale contro la violenza alle donne. Quei soldi servivano ad attivare numeri verdi, istituire un osservatorio per il monitoraggio delle soprusi subiti, dare vita a campagna per il rispetto delle donne e un sostenere case anti-violenza e associazioni territoriali. Ora quei soldi non ci sono più: Alitalia e Ici se li sono mangiati.
Secondo l'ultima indagine targata Eures in tutta Italia il 31,9% delle donne tra i 16 e i 70 anni hanno subito violenza fisica o sessuale (in totale 6.743mila vittime). Le più colpite sono le separate o divorziate (69,3%), le dirigenti, imprenditrici e libere professioniste (50,5%). E sono sempre più numerose le vittime di omicidi: il 70% è donna, soprattutto casalinghe uccisa per motivi passionali. Hanno diversa estrazione sociale, economica, culturale. Sono accomunate però da un dato sconvolgente: difficilmente l'omicida è, come leggiamo nei titoli a caratteri cubitali dei giornali, uno sconosciuto, un delinquente, un clandestino, un extracomunitario senza lavoro. L'assassino è il più delle volte il marito, il convivente, il fidanzato. L'Istat rivela che nel 2007 le vittime di violenza sono state 1 milione e 150mila (5,4%). Il 3,5% ha subito violenza sessuale, il 2,7% fisica, mentre 74mila ha subito stupri o tentativi di stupro. Quasi la totalità non denunciati.
Ora molte case di anti-violenza, che accolgono le vittime e i loro figli, rischiano la chiusura.” (fonte web)

Come al solito, in queste manovre finanziarie si fa il gioco “della coperta troppo corta”, tiri da una parte ed escono i piedi, e viceversa. Il problema è che ad uscire fuori dalla coperta, questa volta, è un problema SERIO, un problema di tutela, di prevenzione, d’accoglienza delle vittime e del loro supporto psicologico, un problema di cui il governo attuale s’era fatto anche portavoce per essere eletto (maggiore sicurezza, dicevano, forse per le strade però, non tra le mura domestiche!).
Ma tanto chi se ne frega…
Meglio che i panni sporchi si lavino in casa, fin quando resterà il detersivo per lavarli!

E' Belusconi che avimm' caccià!

Ci sono ricordi che, nonostante il passare degli anni, resteranno indelebili nella mia memoria; uno di questi è di ieri.
Un pranzo/cena (visto la durata) fatto per festeggiare il compleanno di un mio amico.
E’ bellissima la sensazione di non voler essere in nessun altro posto, se non in quello dove ti trovi esattamente in quel momento.
Ed io là ci volevo essere fortemente, perché c’era tutto quello che amo di più.
L’Amicizia (con la A maiuscola!), le risate, la complicità, il vino e soprattutto la Musica suonata dai tuoi amici.
Chitarra e Tammorra, la musica popolare, quella che nasce dal cuore, che parla di lotta, che parla di passione, di libertà!
Tra le varie canzoni suonate c’era questa QUA, che ogni volta che la sento e la canto, non può non farmi venire i brividi.
La nostra versione era un po’ revisionata però.
Non nel ritmo, ma nelle parole, quando è arrivata la strofa “ …E’ ‘o Piemuntese che avimm’ caccià…”, la NOSTRA versione diceva : “…E’ BERLUSCONI che avimm’ caccià…!”, che cantata in casa di uno (il padre della fidanzata del festeggiato) che è decisamente fascista, al punto da avere in salotto il busto di Mussolini, è davvero una GRANDE liberazione!
Se non sono ricordi indelebili questi…