venerdì 15 luglio 2011

Una storia di superficialità umana e di ordinario abbandono.


La mattina io e la mia compagna pelosa andiamo al bar, ci piace iniziare la giornata in dolcezza.

Il caffè è accompagnato dalle solite chiacchiere con il barista, che una mattina mi racconta tutto contento di aver adottato una cagnetta!

L’ha presa da un canile, in provincia di Napoli. E’ bella, vivace, dolce. Il figlio stravede per lei.

Sono emozionata, notizie del genere mi rendono sempre felice.

Un cane in meno in galera, una famiglia che vivrà un’esperienza meravigliosa, quella di condividere la propria vita con un cane. Insomma, me ne esco tutta felice dal bar, quella mattina.

Passano i giorni e le nostre colazioni al bar, ed ogni tanto io chiedo notizie al barista della sua amica pelosa.

Come sta andando? Si è abituata a non sporcare in casa? La fanno giocare con le mani? E no, attenzione se no prende il vizio di mordere. Lui mi risponde parlandomi dei progressi, di quanto è vivace, di come si sfrena con il figlio, di quanto chiasso fa quando lui rientra in casa, o esce la mattina presto per andare al lavoro, ma lo dice sorridente, come se stravedesse per l’esuberanza della cucciola.

Passano ancora i giorni, e le nostre colazioni al bar.

Stamattina ho chiesto al mio amico barista quando andava in ferie e se la cucciola andava in vacanza con loro, dando quasi per scontata una risposta affermativa.

Il barista la cucciola non ce l’ha più. L’ha riportata in canile, ma un altro, uno più bello.

E si, là a Mondragone c’è il canile a cinque stelle, quello dove tutti i cani vorrebbero essere portati.

E si, là starà bene.

Era troppo vivace, non si poteva gestire quella cucciola.

Poco importa dare l’esempio al cucciolo umano che i problemi si risolvono lavandosene le mani.

Poco importa aver dato per la seconda volta l’esperienza dell’abbandono ad un essere vivente che aveva riposto in lui, amore, fiducia e lealtà.

Poco importa non aver tentato altre strade, adozione in un’altra famiglia, consigli dati da esperti sulla gestione di un cucciolo, letture cinofile, etc.

Poco importa aver innescato in quell’ essere vivente una serie di meccanismi a catena negativi, dai quali sarà difficilissimo, se non impossibile uscirne.

Poco importa che quell’essere vivente difficilmente sarà adottato di nuovo, perché per i cuccioli e facile fare breccia nel cuore delle persone, per un cane adulto diventa tutto più difficile.

Poco importa, perché parliamo di un canile a cinque stelle.

Un signor canile!

Io di amici baristi così, non ne voglio.

Io e la mia compagna pelosa cambiamo bar.

Noi possiamo scegliere gli amici che vogliamo incontrare, la povera cagnetta che è stata riportata al canile non ha avuto la nostra fortuna, ma ha il gran culo ora di stare in un canile a cinque stelle!

Ecco un’altra storia di superficialità umana e di ordinario abbandono.

venerdì 15 aprile 2011

Restiamo umani...



Ho conosciuto gli scritti di Vittorio Arrigoni per caso, leggendo il suo blog che mi ha subito colpita per la sua schiettezza e per le crude verità che riportava.

Tante volte, non riuscivo a guardare quelle immagini di bambini trucidati, di crani spappolati, ma mentre io potevo chiudere gli occhi per non guardare, lui, Vittorio, non l'ha mai fatto, anzi era là in prima fila a dare voce a chi voce non aveva più.

Minacciato dagli israeliani perché scomodo per il loro “regime”, ignorato dal nostro governo, perché mica ci si può inimicare gli israeliani per quattro pidocchiosi palestinesi, lui ha sempre continuato a gridare la Verità e per questo è stato assassinato.

Ricordo che una volta, a seguito di un suo articolo particolarmente toccante, gli scrissi una mail convinta che sarebbe finita tra le migliaia di mail che quotidianamente riceve e per forza di cose ignorata.

Mi dicevo: “E' in guerra, preso da mille problemi di ordine quotidiano ed emotivo, figuriamoci se mi risponde! Io, però, gli scrivo lo stesso. Sento il bisogno di ringraziarlo per quello che fa e che io, pur condividendo il suo pensiero, non ho il coraggio di fare”.

Così gli inviai poche righe che più o meno dicevano che lo stimavo, che lo ringraziavo e che gli ero vicina.

Dopo qualche giorno, rimasi davvero stupita nel leggere la sua risposta.

Aveva trovato il tempo per ringraziarmi della solidarietà.

Ecco, questo era Vittorio, una persona semplice, che nonostante i suoi impegni e i pericoli che correva, trovava sempre il tempo per una parola gentile, anche per una sconosciuta come me.

Ti hanno ucciso, Vittorio, perché pensano che così possono mettere un bavaglio alla Verità, come quello che i tuoi rapitori ti hanno messo nel video, ma questo è impossibile.

La Verità non s'imbavaglia, non si zittisce, griderà prepotente SEMPRE e per ogni Vittorio Arrigoni che uccidono, ne nasceranno altri mille che chiederanno e urleranno VERITA'!

Altri mille si, ma nessuno sarà mai come te.

Vik, come allora te lo ripeto anche oggi...

Grazie.

domenica 13 febbraio 2011

13 Febbraio 2011

In un paese dove tutto va a rotoli, dove si inorridisce per scandali sessuali e non per concussioni con la mafia, chissà se l'indignazione delle donne può cambiare questo degrado politico, ormai irreversibile come le metastasi di un cancro che ci sta logorando e lentamente uccidendo.


http://tv.repubblica.it/edizione/napoli/il-tredici-febbraio-io/62001?video

martedì 21 dicembre 2010

Oh oh oh oh.... Merry Christmas!!!


Questo e’ il primo Natale che passo lontano dalla famiglia. Ebbene si, alla mia veneranda eta’ non e’ mai capitato di allontanarmi il giorno di Natale, e la cosa mi fa un certo effetto.

Sara' il Peter Pan che e’ in me, ma non partecipare al cenone della vigilia insieme alla mia numerosa e rumorosa famiglia, non essere presente all’ assalto dei doni, alla classifica del regalo piu’ inutile, mi manchera’ non poco.

Eppero’ poi, quando mi rigiro in queste notti fredde nel lettone sotto al piumone e sento due forti braccia che mi avvolgono, oppure al risveglio la mattina quando vedo i suoi occhi verdi che mi sorridono, non posso fare a meno di sentire che l’unico luogo in cui vorrei essere e’ quello dove sono esattamente ora.

Vi faccio i miei piu’ calorosi auguri di un BUON NATALE, dalla Calabria con furore.

venerdì 29 ottobre 2010

Assaje bbene

E lo so che certe cose sono adolescenziali, ma... fa nulla!
E' tanto bello certe volte, anche alla mia veneranda età, lasciarsi andare al romanticismo dell'Ammor' che fa bene, alla salute, alla pelle, all'anima!
Quindi, io lo pubblico, perché questo è il mio angolo del cuore, e non può mancare questo pezzo di cuore.


domenica 24 ottobre 2010

Le apparenze ingannano



Bellissima questa donna.
Ma sarebbe altrettanto bella questa immagine, se la donna si bucasse la
vena con una siringa, per farsi la dose di EROINA quotidiana?
Ovviamente NO.
Eppure è questo che è la NICOTINA, una DROGA, ed anche tra le più subdole, perché provoca da subito una forte dipendenza.
Alle multinazionali non conviene mostrarla in questo modo, cioè per quello che è, una droga.
Meglio associarla ad immagini belle, misteriose, sensuali.
A chi importa se i polmoni, le arterie, l'intestino etc. di noi fumatori,
tossicodipendenti, si riempiono all'interno di MERDA che inaliamo?
Meglio mostrare un'apparenza bella, rassicuarante e accattivante.
Se, ogni volta che vi accendete una sigaretta, pensaste che vi state bucando la
pelle per iniettarvi eroina, lo fareste con altrettanta disinvoltura?
Io no.