sabato 3 novembre 2007

Seta - Alessandro Baricco



Baricco, o lo si ama o lo si odia.
Io lo amo.
Il mio nick, deriva da un personaggio di un suo romanzo Oceano Mare, che ho adorato.
Certo è un artista controverso, per mille motivi, ma quando io leggo qualcosa che ha scritto lui, letteralmente, godo, e lui sa di far godere molti lettori quando scrive le sue cose.
Un pensiero su Baricco che condivido al cento per cento, l' ho torvato
QUA.
Dunque, tornando a me, ovviamente, da amante di Baricco, non ho potuto resistere alla tentazione di andare a vedere l’ultimo film tratto da un suo romanzo:
Seta.
Come spesso succede, è difficile che da un romanzo venga fuori un buon film, anche se la trama è la stessa, la scenografia, i personaggi, non potranno mai eguagliare quello che la tua mente ha creato leggendo il libro, e dunque un film sarà sempre peggio del romanzo da cui è tratto.
La cosa che più mi infastidisce, però, è quando stravolgono il senso del romanzo, quando per adattarlo ai tempi ed al pubblico di sala, non solo tagliano i pezzi, ma certe volte li censurano.
Questo è accaduto per Seta.
Il romanzo, come anche il film, termina con una lettera.
Lettera scritta dall’amante giapponese del protagonista, amante “virtuale” perché in realtà l’amplesso d'amorosi sensi non è mai stato consumato, indirizzata, appunto, al protagonista.
In questa lettera nel film, sono state tagliate le parti che parlavano dell’atto sessuale, nudo e crudo, che l’amante giapponese, vuole ricreare con il protagonista, con le sue parole appassionate.
Poiché io credo che la lettera sia la parte migliore di tutto il romanzo, la ricopio integralmente.
Baricco, in essa, riesce a descrivere con parole, con pensieri, con emozioni, una delle scene più erotiche, ma incredibilmente tenera e piena d’amore, che io abbia letto negli ultimi anni.


Mio signore amato,
non aver paura, non muoverti, resta in silenzio, nessuno ci vedrà,
rimani così, ti voglio guardare, io ti ho guardato tanto
ma non eri per me, adesso sei per me, non avvicinarti, ti prego,
resta come sei, abbiamo una notte per noi, e io voglio guardarti,
non ti ho mai visto così, il tuo corpo per me,
la tua pelle, chiudi gli occhi, e accarezzati, ti prego,
non aprire gli occhi se puoi, e accarezzati, sono così belle le tue mani,
le ho sognate tante volte adesso le voglio vedere,
mi piace vederle sulla tua pelle, così,

ti prego continua, non aprire gli occhi, io sono qui,
nessuno ci può vedere ed io sono vicina a te,

accarezzati signore amato mio, accarezza il tuo sesso, ti prego, piano,
è bella la tua mano sul tuo sesso, non smettere,
a me piace guardarla e guardarti,

signore amato mio, non aprire gli occhi, non ancora,
non devi aver paura son vicino a te,

mi senti?
Son qui, ti posso sfiorare, è seta questa la senti?
È seta del mio vestito, non aprire gli occhi e vedrai la mia pelle,
avrai le mie labbra,
quando ti toccherò per la prima volta sarà con le mie labbra,

tu non saprai dove, ad un certo punto sentirai il sapore delle mie labbra, addosso,
non puoi sapere dove se non apri gli occhi, non aprirli,
sentirai la mia bocca dove non sai, d’improvviso,
forse sarà nei tuoi occhi, appoggerò la mia bocca sulle palpebre e le ciglia,
sentirai il calore entrare nella tua testa, e le mie labbra nei tuoi occhi, dentro,
o forse sarà sul tuo sesso, appoggerò le mie labbra, laggiù,
e le schiuderò scendendo a poco a poco,

lascerò che il tuo sesso socchiuda la mia bocca, entrando tra le mie labbra,
e spingendo la mia lingua,

la mia saliva scenderà lungo la tua pelle fin nella tua mano,
il mio bacio e la tua mano, uno dentro l’altra, sul tuo sesso,
finché alla fine ti bacerò sul cuore, perché ti voglio,
morderò la pelle che batte sul tuo cuore, perché ti voglio,
e con il cuore tra le mie labbra tu sarai il mio, davvero,
con la mia bocca nel cuore tu sarai mio, per sempre,
se non mi credi apri gli occhi signore amato mio e guardami,
sono io, chi potrà mai cancellare quest’istante che accade,
e questo mio corpo senza più seta,
le tue mani che lo toccano,
i tuoi occhi che lo guardano,
le tue dita nel mio sesso,
la tua lingua sulle mie labbra,
tu che scivoli sotto di me, prendi i miei fianchi, mi sollevi,
mi lasci scivolare sul tuo sesso, piano, chi potrà cancellare questo,
tu dentro di me a muoverti adagio,

le tue mani sul mio volto, le tue dita nella mia bocca, il piacere nei tuoi occhi,
la tua voce, ti muovi adagio ma fino a farmi male, il mio piacere, la mia voce,
il mio corpo sul tuo, la tua schiena mi solleva,
le tue braccia che non mi lasciano andare,

i colpi dentro di me,
è violenza dolce, vedo i tuoi occhi cercare nei miei,
vogliono sapere sino a dove farmi male,

fino a dove vuoi, signore amato mio, non c’è fine, non finirà, lo vedi?
Nessuno potrà cancellare questo istante che accade,
per sempre getterai la testa all’indietro, gridando,
per sempre chiuderò gli occhi staccando le lacrime dalle mie ciglia,
la mia voce dentro la tua, la tua violenza a tenermi stretta,
non c’è più tempo per fuggire e forza per resistere,
doveva essere questo istante,

e questo istante è,
credimi, signore amato mio, quest’istante sarà,
da adesso in poi, sarà, fino alla fine.
Noi non ci rivedremo più, signore.
Quel che era per noi, l’abbiamo fatto, e voi lo sapete.
Credetemi: l’abbiamo fatto per sempre.
Serbate la vostra vita al riparo da me.
E non esitate un attimo, se sarà utile per la vostra felicità,
a dimenticare questa donna che ora vi dice,senza rimpianto,
addio.

PS:La persona, che stoicamente mi ha accompagnato a vedere il film, quando è terminato mi ha detto che "non gli erano rimaste più vene da utilizzare per i tagli"…. Dunque, se non siete particolarmente amanti di Baricco, forse non è consigliatissimo come film perché è un tantino lento; infatti una delle critiche fatte al film, che non avevo letto prima di andare al cinema (giuro!), cita testualmente:
“Trasposizione cinematografica del romanzo di Baricco patinata e superficiale, attenta alle immagini e alla ricostruzione storica ma non all'introspezione psicologica”.