domenica 15 giugno 2008

Polaroid for ever

Stasera, con la mia amica che abita a Barcellona, parlavamo dei “bei vecchi tempi al Miranda”, il posto occupato dove abitammo per un anno, tanti e tanti anni fa.
Lei mi raccontava della sua voglia di ritornarci, per fare delle foto, una sorta di chiusura di un cerchio dei ricordi.
Di tornarci, e vederlo murato, abbandonato, io non ne ho proprio voglia. Il mio “cerchio” lo chiusi l’ultima volta che uscìì da quel posto meraviglioso, per noi.
“E poi, alcune foto le dovrei avere da qualche parte”, le ho detto, “se le trovo, te le faccio avere”.
Così, finita la conversazione con lei, mi sono messa a cercare nella cassapanca, dove conservo i miei ricordi più cari, convinta però di non trovarle.
Già qualche tempo fa le cercavo, e non le trovai.
Invece pare che certe cose, tu le debba trovare quando meno te l’aspetti, e così è stato.
Le foto erano, in una scatola per scarpe, insieme ad altre foto che non ricordavo di avere.
Erano impolverate, un po' sgualcite, ma c'erano.
Ho rivisto il mio Amore di allora, gli animali che avevamo, e noi due, io ed Elena_alf, in versione da fricchettona!
Mi sono rivista bambina, poi ai miei diciotto anni (che manco mi ricordavo di aver fatto una festa!), mi sono vista con i compagni del liceo, alla gita del quinto anno, oppure in pizzeria, ed anche ad una scampagnata che facemmo fuori porta, la prima, visto che da poco alcuni di loro avevano preso la patente.
Ho visto le foto della mia prima nipotina, appena nata, che adorabile ranocchio che era!
Le foto delle vacanze all’estero, con i genitori, quando ero ragazzina.
Ho visto l’evoluzione dei capelli di mio cognato, questo qua, nel corso degli anni, ed ho pensato a come sono strani genetica ed i bulbi piliferi!
Ho visto il cane PIGRO quando era magro, ed ancora si faceva accarezzare da mia nipote (cosa sconvolgente, a conoscerlo ora!).
Ho visto le foto degli animali che avevo, dal canarino con i capelli, al coniglio nano (adorata Felix), ai pappagallini, tra cui Killer, quello regalatomi dalla mia migliore amica per i diciotto anni, (il nome era già un programma, perché era proprio un bastardo, quel pappagallino là! Quanti brandelli di polpastrello, cor’ e mamma, c’ho rimesso con lui!).
Ho visto la progenie del cane PIGRO, perché non ci sembra, ma è stato anche papà.
Ho visto il ragazzo con cui stavo allora, padrone della cagnetta, Utopia, con cui s’accoppiò il cane PIGRO (la definirei un’unione familiare, quella).
E poi le foto della Sardegna, una vacanza divertentissima, in campeggio, con una banda di gente assurda, divertentissima, che non rivedo da anni, ma di cui ho un ricordo stupendo.
Persino una foto della “vacanza Millepini” c’era (ebbene si, abbiamo avuto anche il coraggio d’immortalarla quella vacanza là!).
Mi sono vista in tutte le fasi della mia vita, da bambina bellissima (modestia a parte), a ragazzina oscena (terribili le acconciature degli anni ottanta), a ragazza fricchettona e innamorata, con i capelli lunghi, sino a donna…
Di quest’ ultima fase, però, molte le ho in digitale e questo mi dispiace tanto.
Le foto su stampa sono tutta un’altra cosa!
Le sfogli e le senti tra le mani, ne senti l’odore, ne senti l’emozione.
La digitale è comoda, per carità, ma quanta poesia s’è persa.
Puoi, volendo, ingrandirle sino all’inverosimile, ed un po’ violi i loro piccoli segreti, quelli che ad un occhio poco attento sfuggono, ma che ci sono e li riesci a vedere, magari dopo anni, risfogliandole e guardandole con maggiore attenzione, con malinconia ed affetto per quello che è stato ed eri.
Certo, anche con la digitale puoi farle stampare le foto, ma non è la stessa cosa.
Sarà il mio lato masochista di complicarmi la vita, ma era così bello incasinarsi per inserire il rullino fotografico, caricare la macchina prima di scattare, a stare attenta per la messa a fuoco, perché lo zoom automatico non esisteva, e poi la cautela con cui toglievi il rullino una volta finito, perché se l’esponevi al sole eri fregata!
Insomma, la tecnologia è una bella cosa, ed è utilissima, ma certe volte si perdono tante emozioni.
Ridatemi la Polaroid!!!