giovedì 29 novembre 2007

Siamo un popolo senza dignità... ha ragione.

Il 24 Novembre a Torino,si è tenuta la presentazione del documentario Beaùtiful Cauntri.
Le immagini parlano da sole.
Siamo davvero un popolo senza dignità.

domenica 25 novembre 2007

Processo a Dio


















Anche oggi Teatro ( scritto ed inteso con la T maiuscola!), anche oggi uno spettacolo stupendo! Intenso, commovente, disarmante.
Processo a Dio, di Stefano Massini, regia di Sergio Fantoni.

Ultimo giorno in un campo di concentramento.
Elga Firsch, interpretata da una straordinaria Ottavia Piccolo, decide di processare Dio, con tanto di accusa (la sua), di difesa e di giuria, per il male fatto agli ebrei. Dio è interpretato, simbolicamente da un ufficiale delle SS, che un giorno, durante la prigionia, ha urlato ad Elga, puntandole un fucile contro, di poter fare della sua vita ciò che più desiderava, essendo in quel momento, lui, come Dio!
Parte quindi, dalla cattura di questo ufficiale delle SS, un processo intensissimo in cui la domanda finale sarà: Dio è colpevole oppure no dello sterminio del suo popolo?
Se Dio fosse colpevole, allora i tedeschi non avrebbero alcuna colpa e dovrebbero essere lasciati andare, senza nessuna punizione, poiché semplici strumenti di un Dio crudele; ma se Dio fosse invece innocente, e la colpa fosse invece di coloro che hanno voluto far credere a tanti ebrei che Dio era cattivo ed ingiusto perché si era dimenticato di loro, allora i tedeschi, colpevoli di tale nefandezza dovrebbero essere a loro volta giustiziati!
Così, la sorte di questo ufficiale delle SS dipenderà dal risultato di questo processo… E da Dio.
“Perché in fondo la parola chiave di questo testo non è il dolore per l’Olocausto, bensì il suo non-senso.
Se l’uomo è un burattino, chi lo muove? E quale logica muove il teatrino del mondo? Elga Firsch accusa Dio con la voce, in fondo, dell’umanità intera: l’umanità di ogni epoca e bandiera!”

Solito consiglio: Riceratelo nelle vostre città ed andatelo a vedere!

Un Sole a mezzanotte




Ci sono persone che compaiono nella nostra vita ed hanno la durata di una meteora che passa nel nostro cielo.
Certe volte ci hanno fatto soffrire, altre volte ci hanno portato un sorriso, altre volte ancora ci hanno lasciato un ricordo, un’esperienza.
Voglio ringraziare le meteore della mia vita, che mi hanno fatto conoscere mondi, cose che non conoscevo, che mi hanno fatto fare cose che non pensavo di fare, che mi hanno trasmesso un pensiero dolce, che mi hanno fatto conoscere profumi e sapori nuovi.
Ognuna di loro, ora fa parte di me, e questo è bellissimo… ed è forse questo che cercavo, perché la mia sete d’esperienze non è mai sazia.
Grazie,a chi mi ha fatto conoscere un libro, a chi mi ha fatto conoscere un suono, a chi mi ha fatto conoscere un sapore, a chi mi ha fatto vedere uno squarcio di mondo, a chi mi ha accompagnato nei miei pellegrinaggi emozionali.
Ho bisogno di far pace col mio passato, di ringraziare anche chi è stato meteora, perché meteora non lo è mai stata, perché fanno parte di me… per sempre, anche nella semplice consapevolezza di ciò che non mi piace e non voglio più… appunto, meteore, ma un unico grande sole a mezzanotte…

sabato 24 novembre 2007

Una famiglia da pubblicità

Oggi mi toccava il Sabato in ambulatorio.
Tra i vari clienti venuti, una famiglia merita una menzione particolare, composta da madre, padre, figlio adolescente e pastore tedesco (il paziente).
A guardarli mettevano una serenità, si scambiavano sorrisi, seguivano attentamente quello che il veterinario (il mio capo) gli diceva, il ragazzino era educatissimo, ed il cane uno spettacolo, docilissimo, bello e bravo!
Mentre li osservavo pensavo, ma guardali sembra proprio una pubblicità, fossero tutti i clienti così... mi sembrava quasi di essere stata proiettata in un quadretto "della famiglia cuore", oppure ancora meglio "del mulino bianco"; quando ad un certo punto squilla il cellulare al padre, e la suoneria era ESATTAMENTE questa musica:




Ecco, avevo sbagliato pubblicità... quella famiglia era una "Famiglia Barilla"!!!

venerdì 23 novembre 2007

Mappina

Per la serie "il grande fratello ci osserva sempre" e nei minimi particolari, guardatevi sto sito delle pagine gialle.
Io sono riuscita a vedere il mio amico panettiere che cazzeggiava fuori al suo negozio....!!!

Vedi Napoli e poi....

mercoledì 21 novembre 2007

Finalmente si ritorna a Teatro

Era da molto che l'aspettavo, e sono riuscita ad andarci ieri.
Gli ultimi biglietti dell'ultimo giorno di replica... una vera botta di fortuna, e ne è valsa davvero la pena!
Intenso, attori bravissimi, scenografica minimalista ma azzeccatissima... a me è piaciuto moltissimo il riadattamento teatrale di Gomorra.
Trovate a questo Link tutte le informazioni sullo spettacolo.
Se capita nella vostra zona andatelo a vedere, che merita molto.

Tu volele biscottino della foltuna?

Conoscete i biscottini della fortuna?
Quelli che ti regalano a fine pranzo al ristorante cinese? Si, si… quelli che si aprono a turno con i vostri amici della tavolata e si leggono ad alta voce, e che dicono frasi scontate come quelle dei foglietti contenuti nei baci perugina, ma che sono talmente banali e qualunquiste che riescono comunque a beccare, per un calcolo probabilistico, il momento ESATTO che vivi?!
Bene, fatta sta premessa, vi dico che ho trovato un sito di oroscopo, che oltre a dire l’oroscopo del giorno, legge anche il tuo “Bigliettino della fortuna” per la giornata.
Oggi il mio bigliettino della fortuna citava:

Chi sa ridere è padrone del mondo. -Giacomo Leopardi-

Ma Leopardi, non è conosciuto soprattutto per il suo… PESSIMISMO???!!!
E qui ci vorrebbe anche la frase:
“Una risata vi seppellirà!”
So’i controsensi della vita….

martedì 20 novembre 2007

Divieto a Napoli di fumare nei parchi pubblici

Qui stiamo davvero diventando ridicoli, il comune ha trovato un altro modo per RUBARE ai cittadini:

Cronaca


Plauso dei ministri Pecoraro Scanio e Turco

A Napoli divieto di fumo nei parchi


Niente sigarette in presenza di bambini e donne incinte. Lo ha stabilito un'ordinanza comunale emessa dall'assessore alla Sanità, il verde Gennaro Nasti

Napoli, 17 nov. (Adnkronos/Ign) - Fumo vietato da domani nei 43 parchi cittadini di Napoli. Lo ha stabilito un'ordinanza comunale emessa dall'assessore alla Sanità, il Verde Gennaro Nasti. Il provvedimento prende spunto dalla legge Sirchia del 2003, che prevede il divieto di fumo nei locali pubblici. Identiche le sanzioni: da 27,50 a 200 euro.

L'assessore Nasti spiega all'ADNKRONOS di avere ''dato seguito ad un invito della Lega italiana per la lotta ai tumori, che ci ha sensibilizzato all'adozione di questo provvedimento''. Presto il Comune doterà i 43 parchi cittadini della cartellonistica che avverte del divieto di fumo che scatterà nel momento in cui nei parchi pubblici ci sarà la presenza di minori di 12 anni e donne incinte.

Nasti si dice fiducioso sul senso di responsabilità dei napoletani: ''Chi non ricorda i timori alla vigilia della legge Sirchia quando si pensava che a Napoli la legge antifumo non sarebbe stata rispettata. Invece qui è come altrove: nei locali pubblici non si fuma''. L'ordinanza dell'assessore verde presenta anche un altro significato: ''Noi vogliamo che non si fumi più in presenza di bambini e donne incinte anche se ci si trova nella propria auto o in altri luoghi dove non ci siano leggi a proibirlo''.

Il provvedimento antifumo nei parchi pubblici rientra anche nella strategia del ministero della Salute e nel programma 'Guadagnare salute' che il Consiglio dei Ministri ha approvato lo scorso febbraio e che concede ai Comuni di intraprendere iniziative di prevenzione contro comportamenti che possano essere dannosi per la pubblica salute. ''Ci auguriamo che si smetta finalmente di fumare nelle case -conclude Nasti- nei luoghi chiusi, davanti ai bambini e alle donne incinte: per noi questa è una questione culturale''.

Plauso all'iniziativa dai ministri dell'Ambiente e della Salute. Un provvedimento che porta ''Napoli all'avanguardia'', per Alfonso Pecoraro Scanio. Sulla stessa linea anche Livia Turco secondo la quale l'iniziativa ''coglie appieno lo spirito del programma del Governo 'Guadagnare Salute' che ha come obiettivo proprio quello della promozione di stili di vita salutari attraverso la collaborazione tra le diverse istituzioni. E certamente - conclude - il fumo sia attivo che passivo è uno dei fattori più nocivi per la nostra salute".

Bene, cosa accadrà?
Fioccheranno multe, e le tasche del comune si riempiranno.
Io non fumo più, ma un divieto del genere mi fa venire voglia di andare in un parco ed accendermene una!
Ma dico stiamo scherzando???
Che non si possa fumare in presenza di donne incinte e di bambini mi sta anche bene, ma all’aria aperta no???
Ma dico… STIAMO IMPAZZENDO DAVVERO?
Allora se vogliamo tutelare davvero sti ragazzini, vogliamo iniziare ad eliminare i distributori automatici di sigarette, ai quali possono accedere anche i minorenni e comprare tranquillamente e senza controlli tutti i pacchetti che vogliono?!!!!!
Ah, no, è vero… quelli servono a rimpinzare le tasche dello stato!
Vogliamo allora fare una buona campagna di prevenzione, nelle scuole, e non spingere invece all’illegalità con divieti idioti ed inconcludenti come questo?
Ah, no… va a finire che ha effetto, ed i consumatori di tabacco diminuiscono davvero, non sia MAI detto!
Napoli ha trecentocinquantamilaseicentonovantanove problemi… mi sembra giusto dare priorità ad un divieto così.
Tra poco metteranno:
“E’ severamente vietato fumare all’aria aperta se siete contro vento”
Come diceva il grande Totò: Ma mi faccia il piacere!!!!!!!!!!!!!!!!

Si, ma... CHI SIETE???

Nella mia vita precaria, continuo ad avere una certezza, quando mi chiamano per fare la dog sitter corro.
Sono potenziali futuri clienti, ed attuali fonti di guadagno.
Sarà che io riesco, poi, a vedere sempre il lato surreale e comico in tutte le situazioni che mi capitano, ma oggi ne è successa un’altra.
Cliente vecchio, mi chiede di portare a spasso il cane stamattina che lui non poteva, in casa avrei trovato la donna delle pulizie ad aprirmi la porta.
Davanti all’uscio, busso.
“Chi èèèèèèèèèèèèèèèèèèèè?” Domanda una voce di donna giovane, dal forte accento dialettale.
“Sono Elise, signora, la dog sitter.”
“Chiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii?”
“Eliseeeee, signora, sono la dog sitter!”
“Sentite io non sono a casa mia, non posso aprire se non mi dite chi siete!”
Appunto, porca miseria è la terza volta che te lo dico….
“Mi chiamo E L I S E (considerate che il mio vero nome, è molto più lungo da sillabbare!!!) e sono la DOG SITTER!”
“Ma che volete????”
Hu Gesù, penso io, ma c’è una telecamera nascosta da qualche parte??? Smile, you’re on Candid Camera!!!
Te lo sto dicendo da tre ore che voglio… voglio portare a spasso sto cavolo di cane, prima che gliela fai fare addosso!!!
Ma ci riprovo paziente, iniziando anche ad alzare il tono della voce, magari è sorda, e quindi mi trovo ad urlare su un pianerottolo davanti ad una porta chiusa.
“Signora, non l’hanno avvertita che venivooooo?”
“Nooo, chi siete, che volete?” Si, diciamo pure: Quanti siete … UN FIORINO!
“Signora sono la dog sitter, Eliseeeeeeeeeeeeee”
Ormai disperata stavo per far chiamare al proprietario del cane, oppure al portiere che mi conosce, o alla polizia per rassicurarla all’apertura della porta, quando mi viene un’illuminazione…
“Signora, DEVO PORTARE IL CANE A FARE LA PASSEGGIATA….!”
“…………………….” (della signora)
“…………………….” (mio)
“Ahhhhhhhh, siii, vi APRO!”
Ohhhh, vivaddio! La signora non capiva che cavolo era una “dog sitter”……
C’vò pacienza assaje!!!

lunedì 19 novembre 2007

La cassapanca dei ricordi





























Voi, i vostri ricordi dove li conservate?
Io ho una cassapanca di legno, verde acido, con fiori rossi e gialli, dipinta da me. Dentro ci sono foto, ci sono vecchie agende-diario, la collezione di fumetti Peanuts, lettere, cartoline. Oggi la cassapanca è stata aperta e come il vaso di Pandora ha fatto uscire di tutto. E’ rimasta sul fondo una cosa: la speranza, che in quella cassapanca non manchi mai,come nel passato, anche nel presente e nel futuro dei prossimi ricordi, un sorriso e la tenerezza di una carezza.




Capita... a volte capita

Capitano volte che rivedi vecchi amici; capitano volte che ti portano ad ascoltare due musicisti ( cioè uno e due) che tu andavi ad ascoltare con questi stessi amici, almeno dieci anni fa, nelle taverne.
Capita a volte, che bevi un vino rosso buono come un nettare che si chiama Falerno; capita alle volte che di bottiglie ne bevete tre. Capita, sempre alle volte, che la pizzica che stanno suonando è talmente travolgente, che tu, che indossi il tuo scialle rosso, te la metti a ballare, complice il vino che ti scorre nelle vene e nel cuore.
Capitano che, alle volte, gli anni non sembrano mai essere passati e tu, ti ritrovi a sorridere e ridere di gusto con le stesse persone, con le stesse emozioni, e con lo stesso affetto di dieci anni prima, ascoltando due che suonano, come quando dieci anni prima andavi alle loro serate nelle taverne, ed il tempo è diventato un cerchio, in un unico divenire, che s’è ricongiunto e che ti ha riportato in luoghi dai nomi di ricordi già amati.
Capita… a volte, e quando accade è meraviglia pura.

sabato 17 novembre 2007

Le stelle dicono di te


Bilancia (23 settembre - 22 ottobre) "La bizzarria è l'arma che l'umanità usa per resistere alle richieste sempre più pressanti di una vita frenetica" , dice Bob Rickard, fondatore di Fortean Times, una rivista specializzata in eventi anomali. "È semplicissimo: abbiamo bisogno della pazzia". Condivido questa riflessione, Bilancia, e la trovo particolarmente appropriata per te in questo momento. Probabilmente non ti rendi conto di quanto succoso materiale psichico hai represso finora per essere ligio al dovere e rispettare le regole. Per ritrovare i segreti nascosti nelle tue più fertili profondità, devi specializzarti in tutto ciò che è misterioso, curioso e arcano.

... No, no... me ne rendo perfettamente conto... in molti, ultimamente, se ne sono resi conto... :-)

Un piccolo grande uomo

Certe volte le canzoni, benché scritte e cantate molto tempo prima, possono calzare a pennello in certe situazioni:


Capo Fortuna - Rino Gaetano








venerdì 16 novembre 2007

Chi trova un Amico...

"La vera amicizia non è schiava del tempo e dello spazio, la distanza materiale non può separarci davvero dagli amici!"
- Richard Bach -

Forse ha ragione chi pensa che le vere Amicizie, sono quelle che nascono tra i banchi di scuola.
Ti trovi, a quell’età, a condividere le prime esperienze della tua vita.
Le prime cotte, i primi timori per le interrogazioni, i primi dubbi dell’adolescenza, le prime ribellioni verso i genitori e verso la società.
Queste cose io le ho condivise tutte con la mia compagna di banco e di vita del liceo, che ora vive a Bologna.
Ricordo la prima canna fumata insieme, in un treno che ci portava alla nostra prima manifestazione nazionale.
Ricordo i compiti di matematica che le passavo di stramacchio, con il professore che non ci poteva passare sul fatto che lei, allo scritto aveva buoni voti, ma all’orale andava male… ed i suggerimenti che, invece lei, mi dava nelle ore di Filosofia per farmi prendere una sufficienza da quella bastarda della professoressa, che adorava lei, ed odiava me…
Ricordo i primi filoni, passati in biblioteca a studiare (eravamo persone morigerate… filone si, ma doveva essere costruttivo e non all’insegna del divertimento, che la nostra coscienza doveva essere un po’ risciacquata!)
Ricordo la prima vacanza fatta insieme al campeggio Mille Pini, di cui ho già parlato qua. Ricordo quando all’occupazione del Miranda, ci trovammo a dover fronteggiare un gruppo di Punk a Bestia, con i nomi più strani del mondo: Foca, Puffo, Palli Palli.
Ricordo i salvataggi di tanti cani per strada, e ricordo i pranzi a casa sua con sua mamma che la chiamava (e la chiama ancora) con un tono di voce che imitavo alla perfezione. Ricordo quando sua mamma le diceva: “Guarda la tua amica, com’è curata, gli orecchini intonati alla maglia, e tu invece sempre vestita da stracciona” e lei di rimando le faceva notare “Si, ma vedi bene che ne ha QUATTRO di orecchini per lato!!!” e la mamma inorridita rispondeva: “Ah”.
Oppure mio padre, che quando lei mi chiamava al telefono, invece di dire, “si un attimo che te la chiamo”, appendeva direttamente la cornetta, e lei aveva imparato a capire che era il suo modo “gentile ed educato” per dire “attendi in linea”…
Ricordo tutto, ma proprio tutto, e lo tengo stretto dentro di me.
Crescendo ho avuto tante altre amiche ed amici, persone che mi sono state molto vicine in momenti della mia vita, persone che stimo e a cui voglio molto bene, alcune delle quali frequento o sento ancora, altre le ho perse di vista, ma un’Amicizia come quella che ho provato per la mia Amica del liceo, negli anni non l’ho più provata.
Così a distanza di anni e di chilometri, io la sento vicina… sempre.
Non glielo dico spesso che le voglio un mare di BBENE ASSAJE, ma lei lo sa.
Oggi mi sono sentita tanto capita, nella mia follia, che lei conosce e sa che non è follia, ma che è… un sacco di altre cose, ma non follia. Solo con lei, riesco a ridere di me, in maniera così TOTALE. Perché ci conosciamo perfettamente, sappiamo il passato di ognuna, il presente e forse intuiamo il nostro futuro (in una clinica geriatrica, circondate da animali salvati, per lo più da lei, perché io in quel caso farei il ruolo del “poliziotto cattivo”: "NO, NO, e NO…. Anche lo scimpanzè dello zoo NON POSSIAMO TENERLO!!! Uff… e vabbè, fai come vuoi, ma io le banane non gliele sbuccio!")
Inosmma…
Ti voglio BENE… ManzI!!!

giovedì 15 novembre 2007

Un pensiero tira l'altro


Sarà il freddo ed il mal tempo, ma in serate come questa, quando torno stanca dal lavoro, mi piace accoccolarmi in poltrona e leggere un libro.
A volte leggo un libro nuovo, altre volte quando ho voglia di immergermi nei mie pensieri, rileggo brani di libri già letti oppure poesie, che hanno toccato le corde della mia anima.
Stasera, sfogliando uno di questi libri del mio passato, ho ritrovato, tra le pagine, una cartolina con stampata sopra questa frase:

“Gli Uomini, sono donne che non ce l’hanno fatta.”
- Groucho Marx -
...Vabbè, magari non proprio tutti...

venerdì 9 novembre 2007

Il male del Bene



“Accadono cose che sono come domande.
Passa un minuto, oppure anni, e poi la vita ci risponde.”

Questa frase appartiene al libro Castelli di Rabbia, di Baricco.
Ma se tutta la tua vita è una domanda, chi te la può dare la risposta?
Te stessa.
E certe volte darsi una risposta fa male.
Farsi del bene fa male.

“Lo sai che a volte farsi del bene è abbastanza doloroso?!”
“Come tirarsi un dente.”
“… già.”

mercoledì 7 novembre 2007

Ordinato Caos

Si dice che, certe volte, per mettere ordine nella propria vita, bisogna iniziare dal creare ordine intorno a se stessi.


Ciò che resta di un divano:



Ciò che resta di una poltrona:

martedì 6 novembre 2007

Un saluto ad un grande giornalista

Muore Enzo Biagi e con lui una parte di storia d'Iatlia, quella del giornalismo fatto bene, non urlato e soprattutto serio.




"Sono sempre stato dalla parte di quelli che non vincono"

Grazie Biagi.

lunedì 5 novembre 2007

Addio Millo... Grazie Rosetta

Oggi è l’ultimo giorno che mi ha visto cavalcare il mio vecchio bolide a due tempi, come Guevara sulla sua “Poderosa”, io giravo zig-zagando tra smog ed auto con il mio “Millo”, diminutivo di Camillo, che era invece il nome del primo motorino (un SI) che avevo avuto. Millo è uno storico Sniper della Kymco, immatricolato nel lontano 1993!
Questa foto vi mostra come è uno Sniper in tutto il suo splendore:



Il mio invece è rosso, compagno come me, e appezzottato (anche quello come me).

Io non l’avevo da tanto tempo, ma un cinque anni con me se li è fatti, e se ne sarebbe fatti volentieri ancora altri, perché l’energia l’ha. Ha resistito ad un’alluvione un paio di estati fa, ha resistito ad un incendio quest’estate, ma oltre all’acqua ed al fuoco, doveva resistere anche all’ordinanza della nostra “signora” sindaca, che non fa più circolare i motorini due tempi non omologati con le normative CEE, e questa volta ha dovuto cedere. Da Gennaio Millo, avrebbe potuto circolare solo la sera, restando bloccato dalle 8.30 alle 18.30 (salvo cambiamenti, di cui, se ne venite a conoscenza, fatemelo sapere!!!) Ora, poiché io mi trovo in una città molto civile, e poiché (misteri assicurativi) gli scooter 50, da noi, pagano le tariffe assicurative più alte in tutta Italia rispetto alle cilindrate maggiori, come poteva una poveraccia, con una vita precaria ed un portafoglio precario come il mio, sobbarcarsi di una spesa di un’assicurazione non indifferente per far circolare uno scooter che per una ordinanza comunale sarebbe comunque restato fermo TUTTO il giorno????!!!! Non può, appunto. Dunque da oggi Millo è “legalmente” impossibilitato a girare, per scadenza dell’assicurazione, volutamente non rinnovata. Ho fatto l’ultima corsa con lui stamattina. E’ stato emozionante. Mi si stacca un pezzo di cuore a vederlo fermo ed impolverato. Cerco dunque di vedere il lati positivi di questa assenza di Millo dalla mia vita:
Lato positivo numero 1: Potrò svegliarmi con il cantico degli uccellini, quelli che iniziano alle 5 del mattino, perché sentono l’avvicinarsi dell’alba. E si, perché se per stare all’università alle 8 del mattino con lo scooter, bastava che scendessi alle 7.45. adesso, con i favolosi mezzi pubblici di Napoli, devo muovermi almeno alle 7 di casa, rischiando comunque di arrivare in ritardo. Sarà felice il cane PIGRO di fare la prima passeggiata del mattino ancora al buio, quando, per il freddo che fa, se alza la zampa per la pipì, creerà una simpatica scultura di ghiaccio, color giallo paglierino.
Lato positivo numero 2
: Avrò tempo per leggere nei mezzi pubblici, tutti i romanzi che la sera non riuscirò più a leggere a letto, crollando dal sonno per la sveglia mattutina delle 5.30 per stare in facoltà alle 8.

Lato positivo numero 3: Riuscirò a risparmiare la palestra,ma a fare comunque tanto movimento, perché farò lunghe passeggiate, certamente esaurita dal traffico in autobus, oppure da attese snervanti, molte volte me la farò a piedi.

Lato positivo numero 4
: la socializzazione ed il cameratismo che si crea alle fermate degli autobus e dentro i mezzi pubblici (quando non devi stare attenta al cellulare ed al portafoglio) è impagabile. Soprattutto a Napoli, si vedono scenette indimenticabili, roba che un blog potrebbe essere aggiornato più volte al giorno per raccontarle.

Insomma, con TUTTI questi lati positivi, come può venirmi in mente di lamentarmi della scelta fatta dalla nostra sindaca per diminuire l’inquinamento atmosferico della mia città?!
Che importa se poi gli autobus, sono i mezzi che inquinano di più al momento, perché sono vecchi catorci, e che quindi se davvero volessimo fare qualcosa per l’ambiente potremmo anche pensare di migliorare i trasporti pubblici, e non solo rompere le palle al cittadino, come sempre accade. Che importa se io ho pagato un bollino blu, inutilmente. Che importa che non ci sono incentivi per acquistare scooter nuovi, e se pure hai i soldi per acquistarli, a Napoli te li fregano nel giro di poco tempo e devi pure pagarti un salasso per il parcheggio. Che importa se gli scooter nuovi che stanno vendendo,inquineranno lo stesso perchè hanno la marmitta "apezzottata", e parlo di scooter che le case automobilistiche stesse stanno spacciando per nuovi ed ecologici, quando non lo sono, ma sono appunto "modificati", perché in qualche modo questi due tempi non omologati devono comunque essere smaltiti dalle ditte! Ma che importa!!! Vuoi mettere come ci guadagna l’aria che respiriamo… Eh no, no… qui ci vuole proprio un:
Grazie, Rosetta Grazie, Grazie, Rosetta Grazie, Grazie, Rosetta Grazie, Graaaaziiiiiiieeeeeeeeee! (e chi ha visto Zelig mi capirà!)

sabato 3 novembre 2007

Seta - Alessandro Baricco



Baricco, o lo si ama o lo si odia.
Io lo amo.
Il mio nick, deriva da un personaggio di un suo romanzo Oceano Mare, che ho adorato.
Certo è un artista controverso, per mille motivi, ma quando io leggo qualcosa che ha scritto lui, letteralmente, godo, e lui sa di far godere molti lettori quando scrive le sue cose.
Un pensiero su Baricco che condivido al cento per cento, l' ho torvato
QUA.
Dunque, tornando a me, ovviamente, da amante di Baricco, non ho potuto resistere alla tentazione di andare a vedere l’ultimo film tratto da un suo romanzo:
Seta.
Come spesso succede, è difficile che da un romanzo venga fuori un buon film, anche se la trama è la stessa, la scenografia, i personaggi, non potranno mai eguagliare quello che la tua mente ha creato leggendo il libro, e dunque un film sarà sempre peggio del romanzo da cui è tratto.
La cosa che più mi infastidisce, però, è quando stravolgono il senso del romanzo, quando per adattarlo ai tempi ed al pubblico di sala, non solo tagliano i pezzi, ma certe volte li censurano.
Questo è accaduto per Seta.
Il romanzo, come anche il film, termina con una lettera.
Lettera scritta dall’amante giapponese del protagonista, amante “virtuale” perché in realtà l’amplesso d'amorosi sensi non è mai stato consumato, indirizzata, appunto, al protagonista.
In questa lettera nel film, sono state tagliate le parti che parlavano dell’atto sessuale, nudo e crudo, che l’amante giapponese, vuole ricreare con il protagonista, con le sue parole appassionate.
Poiché io credo che la lettera sia la parte migliore di tutto il romanzo, la ricopio integralmente.
Baricco, in essa, riesce a descrivere con parole, con pensieri, con emozioni, una delle scene più erotiche, ma incredibilmente tenera e piena d’amore, che io abbia letto negli ultimi anni.


Mio signore amato,
non aver paura, non muoverti, resta in silenzio, nessuno ci vedrà,
rimani così, ti voglio guardare, io ti ho guardato tanto
ma non eri per me, adesso sei per me, non avvicinarti, ti prego,
resta come sei, abbiamo una notte per noi, e io voglio guardarti,
non ti ho mai visto così, il tuo corpo per me,
la tua pelle, chiudi gli occhi, e accarezzati, ti prego,
non aprire gli occhi se puoi, e accarezzati, sono così belle le tue mani,
le ho sognate tante volte adesso le voglio vedere,
mi piace vederle sulla tua pelle, così,

ti prego continua, non aprire gli occhi, io sono qui,
nessuno ci può vedere ed io sono vicina a te,

accarezzati signore amato mio, accarezza il tuo sesso, ti prego, piano,
è bella la tua mano sul tuo sesso, non smettere,
a me piace guardarla e guardarti,

signore amato mio, non aprire gli occhi, non ancora,
non devi aver paura son vicino a te,

mi senti?
Son qui, ti posso sfiorare, è seta questa la senti?
È seta del mio vestito, non aprire gli occhi e vedrai la mia pelle,
avrai le mie labbra,
quando ti toccherò per la prima volta sarà con le mie labbra,

tu non saprai dove, ad un certo punto sentirai il sapore delle mie labbra, addosso,
non puoi sapere dove se non apri gli occhi, non aprirli,
sentirai la mia bocca dove non sai, d’improvviso,
forse sarà nei tuoi occhi, appoggerò la mia bocca sulle palpebre e le ciglia,
sentirai il calore entrare nella tua testa, e le mie labbra nei tuoi occhi, dentro,
o forse sarà sul tuo sesso, appoggerò le mie labbra, laggiù,
e le schiuderò scendendo a poco a poco,

lascerò che il tuo sesso socchiuda la mia bocca, entrando tra le mie labbra,
e spingendo la mia lingua,

la mia saliva scenderà lungo la tua pelle fin nella tua mano,
il mio bacio e la tua mano, uno dentro l’altra, sul tuo sesso,
finché alla fine ti bacerò sul cuore, perché ti voglio,
morderò la pelle che batte sul tuo cuore, perché ti voglio,
e con il cuore tra le mie labbra tu sarai il mio, davvero,
con la mia bocca nel cuore tu sarai mio, per sempre,
se non mi credi apri gli occhi signore amato mio e guardami,
sono io, chi potrà mai cancellare quest’istante che accade,
e questo mio corpo senza più seta,
le tue mani che lo toccano,
i tuoi occhi che lo guardano,
le tue dita nel mio sesso,
la tua lingua sulle mie labbra,
tu che scivoli sotto di me, prendi i miei fianchi, mi sollevi,
mi lasci scivolare sul tuo sesso, piano, chi potrà cancellare questo,
tu dentro di me a muoverti adagio,

le tue mani sul mio volto, le tue dita nella mia bocca, il piacere nei tuoi occhi,
la tua voce, ti muovi adagio ma fino a farmi male, il mio piacere, la mia voce,
il mio corpo sul tuo, la tua schiena mi solleva,
le tue braccia che non mi lasciano andare,

i colpi dentro di me,
è violenza dolce, vedo i tuoi occhi cercare nei miei,
vogliono sapere sino a dove farmi male,

fino a dove vuoi, signore amato mio, non c’è fine, non finirà, lo vedi?
Nessuno potrà cancellare questo istante che accade,
per sempre getterai la testa all’indietro, gridando,
per sempre chiuderò gli occhi staccando le lacrime dalle mie ciglia,
la mia voce dentro la tua, la tua violenza a tenermi stretta,
non c’è più tempo per fuggire e forza per resistere,
doveva essere questo istante,

e questo istante è,
credimi, signore amato mio, quest’istante sarà,
da adesso in poi, sarà, fino alla fine.
Noi non ci rivedremo più, signore.
Quel che era per noi, l’abbiamo fatto, e voi lo sapete.
Credetemi: l’abbiamo fatto per sempre.
Serbate la vostra vita al riparo da me.
E non esitate un attimo, se sarà utile per la vostra felicità,
a dimenticare questa donna che ora vi dice,senza rimpianto,
addio.

PS:La persona, che stoicamente mi ha accompagnato a vedere il film, quando è terminato mi ha detto che "non gli erano rimaste più vene da utilizzare per i tagli"…. Dunque, se non siete particolarmente amanti di Baricco, forse non è consigliatissimo come film perché è un tantino lento; infatti una delle critiche fatte al film, che non avevo letto prima di andare al cinema (giuro!), cita testualmente:
“Trasposizione cinematografica del romanzo di Baricco patinata e superficiale, attenta alle immagini e alla ricostruzione storica ma non all'introspezione psicologica”.

venerdì 2 novembre 2007

Il Cantastorie Branduardi

Scavando nell'etere ho riscoperto la mia vecchia passione per Branduardi.
Avevo circa cinque anni quando mia sorella, di tredici anni più grande di me, ascoltava il 33 giri (allora c'erano gli Lp)di La Pulce d'Acqua.



Ricordo che guardavo i magnifici disegni contenuti nell'Lp, ognuno dipinto in tema ad una canzone.
Ricordo che ascoltavo le favole che il "cantastorie" Branduardi narrava cantando.
E come faceva una bambina a non rimanere stregata ascoltando canzoni come questa:


La Sposa Rubata






Oppure come quest'altra:




Il Marinaio




Da notare le prime versioni di Videoclip... ahhhh, Lo Stile ed il Look dei FAVOLOSI ( si fa per dire ) anni '80!!!