martedì 18 marzo 2008

Odori




Quando ho iniziato a fare il corso di vino, tra le prime lezioni c’era quella dell’esame olfattivo. Bisognava dare un nome ai profumi che sentivamo. Annusando il vino, si sentivano odori floreali, fruttati, o di spezie, a seconda della sua composizione. Ad alcuni sapevo dare un nome, c’era la ciliegia, c’era l’amarena, i frutti di bosco, altri li riconoscevo come familiari, ma non riuscivo a dargli un nome; questo accade perché, da brava cittadina, ho perso (ed in alcuni casi non ho mai conosciuto) il ricordo dei profumi dei fiori e dei frutti. Così, stanotte che non ho sonno, mi sono messa a pensare agli odori, a quanto siano fondamentali nella nostra vita ed a quanto siano abbinati ai ricordi. L’odore del talco, per esempio, mi rasserena, mi ricorda la pelle da bambina dopo il bagno. L’odore della cioccolata che si squaglia nella pentola sul fuoco, mi ricorda torte fatte, feste, amici, buon umore, candeline che vengono spente. L’odore della salsedine, mi ricorda di giorno, mattinate passate sulla spiaggia, e di notte, trasportato da un vento carezzevole, mi fa ripensare a falò, a chitarre, ad abbracci sotto un sacco a pelo. L’odore dell’interno di una macchina, spesso mi ricorda i viaggi fatti, le soste agli autogrill mangiando panini e bevendo bibite, le canzoni cantate e gridate, lo stare tutti stretti in macchina, ma felici perché si faceva qualcosa insieme. L’odore della terra bagnata dalla pioggia, mi ricorda l’infanzia passata a fantasticare sulle fate dei boschi, con mia sorella, oppure le vacanze in Trentino dove tutto era pieno di profumi e di colori. L’odore della legna bruciata, anche se passo davanti ad una pizzeria con il forno a legna, mi fa subito pensare all’Abruzzo, alle viuzze strette dei suoi paesi, ed al fumo che esce dai camini. E poi c’è l’odore delle persone che ami. Non saprei dare una definizione a quegli odori, ma li riconoscerei ovunque, ne sono sicura; ed è bellissimo, quando t’infili sotto le coperte e senti ancora il “suo” odore addosso, che ti accompagna nei sogni, come una tenera invisibile presenza. Poi ci sono degli odori che senti per caso, perché più penetranti di altri, durante un’atmosfera particolare, una serata, un concerto, un momento bello, ed ogni volta che sentirai quell’odore, ti ricorderai di quell’emozione. Ci sono giorni in cui sento la mancanza di alcuni odori, come un dolore fisico, vorrei sentirli per rivivere, per ricordare, ma non sempre è possibile. Sono piccoli miracoli che accadono, quando meno te l’aspetti, e forse per questo ancora più magici. Stanotte però non sono alla ricerca di odori conosciuti per ricordare, stanotte mi domando quale sarà il prossimo odore che mi emozionerà, provo ad immaginarlo, ad intuirlo, e nel frattempo mi godo l’elettrizzante attesa della scoperta che arriverà.