mercoledì 2 luglio 2008

Ho bisogno dell' attimo



Che maledizione, certe volte, quel fuoco che ti arde dentro, che ti fa precorrere i tempi. Ti fa vivere una situazione in maniera sproporzionata, perché già pensi a cosa potrebbe accadere, nel bene e nel male. Troppo spesso si dimentica il presente, l’attimo. Bisognerebbe spegnere il cervello e vivere in quell’istante che si vive, nell’attimo esatto in cui si presenta come futuro, già diventando passato. E’ quell’istante, infinitesimale, che spesso sfugge. Quante cose cambierebbero se si vivesse solo in quel momento. Le gioie sarebbero più sentite perché totalmente concentrati su di esse, i dolori leniti e le paure passerebbero in fretta. Se almeno riuscissimo a godere di quell’istante che viviamo, nell’istante in cui lo viviamo. “Carpe diem” non significa, solo, non lasciarsi scappare occasioni, significa proprio, a mio parere, assaporare l’attimo, viverlo, in modo che possa durare il giusto tempo: quella pausa tra il passato ed il futuro. E cosa accadrebbe se si riuscisse a coglierlo? Il corpo darebbe nuove sensazioni. Sentiremmo il nostro respiro, il calore che emaniamo, le leggere sensazioni che ci vengono trasmesse e di cui spesso ci dimentichiamo. Abbiamo perso l’abitudine del “qui ed ora”, siamo sempre un passo indietro o un passo avanti. Così mi ritrovo a pensare a mille ipotesi per il cane PIGRO, e certe volte a fasciarmi la testa prima ancora di rompermela. Mi domando quando ho smesso di pensare all’attimo, ma ci sono mai riuscita in vita mia, a vivermelo? Viviamo con la paura di perderlo quell’attimo, e così, in quel momento esatto, già lo stiamo perdendo. In questo momento ho bisogno di attimi.

PS: no fateci caso, il caldo ha fritto i pochi neuroni sani…

1 commento:

zefirina ha detto...

gli utlimi anni ho vissuti di attimi rubati alla vita di tutti i giorni, e me li sono goduti ma forse a questa consapevolezza ci si arriva in tarda età o quando proprio non puoi fare altrimenti