martedì 3 agosto 2010

La condivisione degli attimi


Penso che l'intimità maggiore con il proprio uomo si raggiunga quando si dorme insieme.

Intendiamoci, non è il primo uomo con cui dormo, ma è il primo che mi rendo conto di Amare tanto, da come ci dormo insieme.

Non partirò con le frasi melense del tipo “passiamo tutta la notte abbracciati”, perché non è così. Siamo entrambi insofferenti durante il sonno.

Lui russa, e quindi per darmi meno fastidio, si mette su un fianco.

Io ho la fortuna che una volta preso sonno ( e mi ci vuole veramente poco!), poi non sento neanche le cannonate, ma per prendere sonno, anche io sono abituata a mettermi su un fianco.

Così, le nostre ore di sonno iniziano culoaculo.

Durante la notte, poi mi muovo spesso, e cerco un contatto maggiore con lui, non lo faccio consciamente, è che probabilmente ho bisogno di sentire che c'è, che è lì con me, che non è un sogno, così inizio ad invadere la sua parte di letto.

Una notte mi ricordo che spinto, involontariamente da me, ai bordi del letto, mi ha detto dolcemente “Amore, potresti farti un po' più in là?” Io svegliata dal mio profondissimo sonno ( e non so come ci sia riuscito, poverino!) ho aperto un occhio, ed ho pensato lucidamente “Ma che vuoi?! Io sto nella mia parte, hai tutta l'altra metà del letto a tua disposizione!” Poi ho allungato il braccio verso la parte che spettava a me, ed ho visto che effettivamente, io ero totalmente nella sua metà! Quindi ho mugugnato un “scusa ...” e sono strisciata nella mia zona, permettendogli di assumere una posizione meno angusta.

L'ultima volta che era da me, dormivamo nel mio letto ad una piazza e mezza, quindi molto vicini.

Il mattino dopo mi ha raccontato che si era alzato per andare in bagno, durante la notte, ed al suo ritorno io mi ero appropriata di tutto il letto. Per non svegliarmi, si era adagiato su un altro letto, in un'altra stanza, in attesa che si liberasse uno spazietto sul mio, per riaccoglierlo.

Io gli ho chiesto: “Ma scusa, non potevi svegliarmi?” e lui, dolcemente, “Dormivi così bene...”.

Un'altra volta ancora, al mattino, il mio posto era stato preso dal La Smilza, che abitualmente quando non c'è lui, dorme sul letto con me, ai piedi.

Erano là.

Lui, il mio Amore.

Lei, l'altro mio Amore.

Entrambi accoccolati ed addormentati.

Ecco, sono questi momenti che mi fanno sentire profondamente l'Amore che provo.

E' il sapere che una persona condivide un momento con te, in cui sei totalmente indifesa e lo fa con dolcezza e premura, prendendosi cura di te, anche mentre dormi.

1 commento:

Baol ha detto...

Bello, solo questo :)