domenica 30 dicembre 2007

Canto di Natale

Questi giorni, per me, sono un po’ così…
Equilibri, che già normalmente sono instabili, rischiano di diventarlo ancora di più.
Sembra che “le cose” accadano quando più tu hai bisogno di pace e tranquillità, perché stai rimettendo in sesto te stessa, ed invece non hai tempo per farlo, devi agire.
E se ti muovi nelle sabbie mobili, più fai, e più rischi di cadere giù.
Per questo motivo avevo bisogno di un po’ di calore, di qualcuno che si prendesse cura di me e mi coccolasse un po’.
Così, per caso, sono giunta nel luogo dove il mio spirito ha trovato per qualche ora il suo conforto.
Ad accogliermi c’erano luci soffuse, un enorme albero di natale, una poltrona confortevole, un plaid per accoccolarmici dentro, cioccolata calda e dolcetti, per riscaldare i miei sensi, ed una persona, seduta con me, a raccontarmi una storia…

Canto di Natale di Dickens


Dal 14 dicembre 2007 al 6 gennaio 2008
Napoli, Il Pozzo e il Pendolo Teatro

Da venerdì 14 dicembre 2007 alle ore 21.00 (repliche fino al 6 gennaio 2008), presso Il Pozzo e il Pendolo sarà in scena Canto di Natale, l’emozionante testo di Charles Dickens, prodotto e messo in scena dalla struttura stessa di Piazza San Domenico Maggiore a Napoli. L’allestimento si avvale dell’interpretazione di Paolo Cresta (voce narrante) e Carlo Lomanto (voce & electronics), nell’ideazione e la regia di Annamaria Russo e Ciro Sabatino.


Un racconto, due voci. Una fatta di parole, l’altra di suoni. Ed intorno, le luci, le immagini, gli odori, i sapori di un Natale che, nella memoria o nell’immaginazione, ognuno conserva. Ancora una volta le parole sono prese in prestito da un libro, per condividerne le emozioni, seguendo la traccia segnata, in un dicembre di molti anni fa, dallo stesso autore.

Intorno al 1840, infatti, Dickens si trovava a vivere un periodo di grandi ristrettezze economiche. Per far fronte all’emergenza decise di scrivere una storia che potesse essere raccontata, da lui stesso, nei salotti più in vista della nobiltà londinese.

La sua iniziativa riscosse tanto successo che, in pochi mesi, le sue finanze si ristabilirono.

Quando fu di nuovo un gentiluomo benestante, l’eco del suo racconto giunse fino alle stanze di Buckingham Palace.

La regina Vittoria decise di invitare il singolare “cantastorie” a corte, per poter godere, con pochi intimi, le suggestioni di quell’esperienza che in tanti magnificavano.

Dickens, però, declinò l’invito. “Se sua Maestà avesse voluto sentire la mia storia, avrebbe dovuto chiedermelo quando il destino si accaniva contro di me, quando la sua regale liberalità avrebbe potuto restituirmi quella dignità che sentivo fuggire inesorabilmente da me. Ora che il fato mi sorride, la mia storia la racconto solo per diletto”.

“L’idea è quella di restituire - spiegano i due registi - l’incredibile potere affabulatorio che le pagine di Dickens custodiscono, attraverso un lavoro nel quale la voce del narratore e quella del vocalist s’intrecciano, si accavallano, si separano. Un frammento di storia letteraria che ci piace leggere come un invito, da parte dell’autore, a dare ancora voce alla sua storia, scritta per essere raccontata”.

Il Pozzo e il Pendolo, per l’occasione, trasformerà i propri spazi, divenendo un salotto d’altri tempi, dove non mancherà proprio nulla: dalla poltrona da ‘sprofondo’ al plaid, per rendere più familiare la serata, fino alle piccole leccornie che rendono dolci le serate natalizie. Insieme intorno ad un ideale focolare, per un omaggio a chi ha saputo raccontare il Natale che tutti noi vorremmo.

Un coinvolgente ed emozionante “incontro”, per raccontare una notte di Natale che, a distanza di oltre un secolo, conserva l’inossidabile attualità di suggestioni preziose.

- Canto di Natale, di Annamaria Russo e Ciro Sabatino -

- Napoli, Il Pozzo e il Pendolo Teatro –


Tutta l’ambientazione era soft e confortevole, le pause teatrali, scandite da bevande calde e dolci natalizi.

Paolo Cresta, bravissimo come voce narrante, accompagnato da Carlo Lomanto nelle musiche e suoni “a cappella”.
Uno spettacolo da non perdere, se volete tornare bambini, se volete che qualcuno vi circondi con un caldo abbraccio, portandovi in un mondo magico, troppo spesso dimenticato.

Nessun commento: