sabato 10 maggio 2008

Candele



Stanno i giorni futuri innanzi a noi
come una fila di candele accese,
dorate, calde e vivide.

Restano indietro i giorni del passato,
penosa riga di candele spente:
le più vicine danno fumo ancora,
fredde, disfatte, e storte.

Non le voglio vedere: m’accora il loro aspetto,
la memoria m’accora del loro antico lume.
E guardo avanti le candele accese.

Non mi voglio voltare, ch’io non scorga, in un brivido,
come s’allunga presto la tenebrosa riga,
come crescono presto le mie candele spente.


- Costantinos Kavafis -


3 commenti:

zefirina ha detto...

bellissima l'immagine dei giorni futuri come candele

speriamo che le mie non si spengano

Elisewinfox ha detto...

@zefirina: potremmo usare quelle candele che si usano per fare gli scherzi ai compleanni...ci soffi sopra e loro, dopo pochi secondi, si riaccendono ;-)

Baol ha detto...

Ciao :)